Rossi al congresso della Rete studenti medi: "Occasione di ascolto e confronto"

"Bisogna saper guardare la realtà con occhi strabici: con un occhio guardare il presente, fare nel miglior modo possibile le cose concrete, servire con serietà le nostre comunità. Ma con l'altro occhio occorre guardare più in là, pensare a un cambiamento più profondo di cui hanno bisogno il nostro Paese, l'Europa, il mondo per superare gli squilibri e le ingiustizie del presente". Con quest'immagine il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha salutato gli studenti toscani intervenuti come delegati al primo congresso della Rete degli studenti medi della Toscana in corso di svolgimento a Scandicci. Il presidente è stato invitato alla sessione conclusiva dei lavori.

La Rete degli Studenti Medi è un'associazione studentesca fondata 10 anni fa e rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. È un'organizzazione apartitica che si definisce "sindacato studentesco" e che nasce dalla fusione di tre diversi soggetti politici affermatisi nella realtà studentesca degli anni duemila prevalentemente nell'ambito della sinistra.

In questo primo congresso dal titolo "Senza aspettare domani, per un nuovo mondo da inventare" gli studenti si sono confrontati sia sulle tematiche concrete legate al mondo della scuola e all'ingresso in quello del lavoro, sia sugli scenari politici nazionali e internazionali.

"Sono venuto qui per ascoltare le esigenze, i problemi ma anche li sogni e le speranze di questi ragazzi per fare poi il possibile negli ambiti in cui la Regione può farlo. Laddove ci sono competenze regionali, per esempio sul diritto allo studio, abbiamo aggiunto risorse proprie (27 milioni) a quelle nazionali e grazie a questo si è raggiunta una copertura maggiore di quella nazionale (13% degli studenti rispetto al 9). Ma siamo ancora lontani dai livelli europei, perché molti altri Paesi investono di più sulla scuola e il diritto allo studio".

"Inoltre – ha proseguito Rossi - abbiamo continuato oggi un percorso che si è sviluppato negli ultimi mesi e che ci porterà a breve alla definizione di un protocollo d'intesa nel quale saranno inserite questioni molto concrete poste dai ragazzi: le richieste sulla mobilità per far fronte alle esigenze di spostamento scolastico, la richiesta di spazi dove ritrovarsi, discutere, realizzare iniziative culturali".

Altro terreno di lavoro comune proposto dal presidente, sarà quello legato all'antifascismo, ("un valore che ho trovato espresso più volte nei documenti della rete degli studenti"): Regione e rete degli studenti potranno trovare spazi di collaborazione nell'impegno per lo sviluppo di una cultura basata sui valori della democrazia e esprimendo un impegno contro gli atti di apologia di fascismo, di discriminazione razziale, di istigazione e di propaganda razzista.

Fonte: Regione Toscana



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