Il mistero della giovane megattera finita in una foresta di mangrovie dell’Amazzonia (VIDEO)

Lunga più di 8 metri e pesante 10 tonnellate, trovata su un’isola alla foce del Rio delle Amazzoni

[27 Febbraio 2019]

Il 21 febbraio i ricercatori dell’ONG ambientalista brasiliana Bicho D’Água hanno avvistato uno stormo di avvoltoi sorvolare un mangrovieto sulla remota isola di Marajó, vicino a Morro do Padre, incuriositi, sono andati a dare un’occhiata più da vicino e quello che hanno trovato all’interno della foresta di mangrovie è stato sorprendente: gli avvoltoi stavano banchettando con la carcassa di una megattera (Megaptera novaeangliae) lunga 8,4 metri e pesante 10 tonnellate, uno spettacolo ancora più insolito per il fatto che le megattere in questo periodo dell’anno frequentano le acque dell’Antartide, a 4.000 miglia di distanza.

A Bicho D’Água  spiegano che  «La megattera spiaggiata a bloccata a Soure, nell’isola di Marajó, era un cucciolo di circa un anno di età e di 8 m di lunghezza. La carcassa è stata trovata a circa 15 m dalla spiaggia e, a causa delle macromaree,  comuni sulla costa settentrionale del Brasile, è del tutto comprensibile che una carcassa si sia fermata all’interno del mangrovieto. Non è un animale adulto, né grande come sembra nelle immagini«».

Intervistata da O Liberal,  Renata Emin, una biologa marina di Bicho D’Água, ha detto di credere che la giovane megattera «galleggiasse  vicino alla riva quando la marea, che è stata abbastanza considerevole negli ultimi giorni, l’ha presa e l’ha gettata nell’entroterra».

Apparentemente la giovane megattera si era staccato dalla madre non molto tempo fa, probabilmente durante la migrazione verso sud. Il Maritime Herald ha avanzato l’ipotesi che il cucciolo possa essere morto per aver ingerito plastica, un’ipotesi rilanciata anche da EcoWtch  che ricorda che a novembre in Indonesia è stato trovato un giovane capodoglio morto con circa 13 chili di plastica nello stomaco. Ma la cosa non convince Peter Evans, direttore della Sea Watch Foundation, che ha detto al Guardian: «Questo cucciolo probabilmente si è separato dalla madre, forse sua mamma è morta, durante l’estate australe,  e poi ha vagato per provare per trovare cibo. L’idea che sia morto  ingerendo plastica avrebbe bisogno di alcune prove prima di supportarla. Mi sembra più probabile che sia semplicemente morto di fame».

Lo scheletro della giovane megattera andrà ad arricchire la collezione del museo di Soure e la mastozoologa Renata Emin Lima, di Bicho d’Água e del Museu Paraense Emílio Göeldi, sottolinea che «Questa specie non è rara lungo la costa brasiliana, ma avvistarle è un evento raro sulla costa del Pará, specialmente in questo periodo dell’anno e a questa età».

Tra agosto fino a novembre le megattere i Brasile frequentano soprattutto la costa della regione del Nordeste, una nota zona di parto e allevamento, ma di solito non si spostano più a nord verso la foce del Rio delle Amazzoni e gli avvistamenti di questa specie nel Pará sono rari e finora si era sempre trattato di animali adulti. Durante l’estate australe le megattere migrano verso le acque polari dell’Antartide, abbandonando la regione equatoriale del Brasile.

Per risolvere il mistero della megattera spiaggiata sulle coste dell’Amazzonia, i ricercatori stanno cercando di capire se  il giovane maschio fosse rimasto intrappolato in una rete, oppure se si sia scontrato con una nave e stano aspettando i risultati della necropsia che dovrebbe essere pronti entro pochi giorni. Purtroppo, l’azione degli animali spazzini marini e degli avvoltoi potrebbero impedire agli scienziati di giungere a conclusioni definitive sulle cause della morte.

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