Migrazioni: le popolazioni africane si sono incrociate con altri esseri umani estinti

Uno studio che potrebbe riscrivere la storia di Sapiens, Neanderthal e Denisovani

[29 Aprile 2019]

Lo studio “Whole-genome sequence analysis of a Pan African set of samples reveals archaic gene flow from an extinct basal population of modern humans into sub-Saharan populations”, pubblicato su  Genome Biology da un team internazionale di ricercatori, partendo da DNA delle attuali popolazioni africane ha scoperto che discendono anche da una popolazione arcaica estnta.

Il team di ricercatori guidato da David Comas, dell’Instituto de Biología Evolutiva dell’Universitat Pompeu Fabra (UPF) di Barcellona, «dimostra per la prima volta utilizzando l’intelligenza artific iale x che le popolazioni africane si sono ibridate con altri umani estinti». Finora si sapeva che alcune popolazioni estinte, come per esempio i Neanderthal e i Denisovani si erano accoppiati con i nostri antenati Sapiens in Eurasia ma le popolazioni africane di uomini moderni non avevano mostrato nessun incrocio. «Ora – dicono i fric ercatori – abbiamo potuto dimostrare l’introgressione di una linea estinta di umani nel DNA della attuali popolazioni africane».

Comas, che insegna antropologia biologica alla UPF, spiega che «Questa popolazione arcaica totalmente sconosciuta si mescolò con gli antenati degli africani e i suoi geni si sono conservati nel loro genoma fino ad adesso».

Un’altra autrice dello studio, Belén Lorente-Galdos dell’UPF, evidenzia che «Lo scenario che conosciamo in Africa di società che si mescgolano tra di loro in modo complesso e lungo la loro storia recente è solo la punta dell’iceberg della storia evolutiva degli esseri umani, apparentemente complessa fin dalle origini».

Lo studio ha analizzato i genomi moderni di alcune popolazioni africane che presentano stili di vita, lingua e insediamenti geografici molto diversi e dal quale è emerso che una parte del DNA dei moderni africani proviene da un’antica introgressione. Òscar Lao, del Centro Nacional de Análisis Genómicos del Centro de Regulación Genómica spiega a sua volta che «Utilizzando l’intelligenza artificiale e genomi completi, abbiamo potuto dedurre la storia generale dell’evoluzione delle popolazioni africane. Quel che ci ha sorpreso è che per poter descrivere la diversità genetica che c’è nelle popolazioni africane attuali, bisogna tener conto della presenza di una popolazione africana arcaica estinta, con la quale gli umani anatomicamente moderni si sarebbero mescolati«.

Dallo studio, al quale hanno partecipato anche ricercatori delle università di Taibah (Arabia SAudita), Jendouba (Tunisia), Idibell università di Helsinki (Finlandia), Witwatrsrand (Sudafrica) e Lebanese American University, viene quindi fuori che non c’erano popolazioni arcaiche diverse dal lignaggio  sapiens al di fuori dell’Africa ma che il continente da cui sono migrati i nostri antenati aveva della sub-popolazioni con le quali gli esseri umani anatomicamente moderni c he sono rimasti in Africa si sono accoppiati e riprodotti.

La Lorente-Galdos specifica che «Con i n ostri metodi abbiamo potuto isolare con estrema chiarezza  il modello senza introgressione arcaica, con il quale  si ottengono risultati simili a quelli ottenuti in precedenti pubblicazioni riguardanti l’introgressione di Neanderthal con gli eurasiatici, ma quando aggiungiamo l’introgressione degli umani arcaici, questi valori aumentano fino a tre volte».

Comas conclude: «Questa scoperta mette in dubbio le osservazioni fatte in precedenza sull’accoppiamento di Neanderthal o Denisovani con i nostri antenati europei o asiatici, perché hanno sempre preso gli africani come modello di popolazione senza introgressione. La nostra ricerca ci invita a mettere in discussione alcuni presupposti stabiliti fino ad oggi e basati sulla premessa che la popolazione africana non ha introgressioni».