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«Va indubbiamente nella direzione da noi auspicata l’apertura registrata oggi fra il Ministro Calenda e il sindaco di Taranto Melucci: l’appello alla distensione da noi lanciato non poteva avere miglior esito.» Lo afferma in una nota Confindustria Taranto.

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«Calenda – evidenzia l’associazione datoriale ionica – ha infatti comunicato la convocazione di un tavolo negoziale dedicato a Taranto così come richiesto da Melucci, e l’iniziativa assunta dal titolare dello Sviluppo Economico, tesa palesemente a sciogliere la diatriba verbale che si era creata fra i soggetti istituzionali, induce a pensare che anche i punti all’ordine del giorno richiesti dal primo cittadino saranno pienamente condivisi dallo stesso ministero.

Oltre ad accogliere con estremo favore la notizia della ripresa della trattativa, Confindustria Taranto plaude particolarmente al sindaco e al ministro per essere riusciti a instaurare un dialogo proficuo su un tema di così fondamentale importanza sia per il futuro dello stabilimento sia per la città nella sua interezza.

Al sindaco Melucci, riconosce lo spirito tenace e combattivo che lo ha portato a condurre una battaglia non solo di principio ma anche di merito, anche a costo di risultare impopolare: il ricorso al Tar, infatti, mirava soprattutto al rispetto della “voce” degli enti locali nella complessa trattativa e contestualmente a far luce su aspetti fondamentali inerenti soprattutto la questione ambientale. Al ministro Calenda, il plauso va per aver saputo, al di là di ogni polemica, cogliere le ragioni di un’intera città e bypassare ogni tipo di protocollo decidendo, (è il caso di dire con una robusta virata) di risolvere la questione vis a vis .

E’ fuor di dubbio come la trattativa che si riapre con il tavolo negoziale “dedicato” a Taranto non sia delle più semplici.
Tuttavia, abbiamo contezza che nell’ordine del giorno figurano, oltre ai punti fondamentali e indiscutibili riguardanti il piano ambientale, le bonifiche e gli interventi da programmare, anche i provvedimenti per l’indotto Ilva di Taranto.

Forte di questa certezza – conclude la nota, Confindustria Taranto riprenderà ad esercitare il suo pressing per ottenere tutte le garanzie possibili a favore della platea delle imprese dell’indotto che, come esposto nella recente conferenza stampa, è oramai allo stremo e pretende chiarezza e risposte immediate in ordine ai pagamenti correnti, al pregresso e a tutte quelle condizioni che ne possano garantire la continuità produttiva e la tenuta occupazionale

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