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Esteri

"In Catalogna la prima guerra mondiale del web"

Anadolu Agency via Getty Images
Anadolu Agency via Getty Images 

"La prima guerra mondiale del web è iniziata in Catalogna, dove popolo e autorità locali hanno utilizzato internet per organizzare il referendum e l'intelligence spagnola ha attaccato, oscurato i network di telecomunicazione, occupato i palazzi delle compagnie telefoniche, ha censurato siti e protocolli": lo afferma Julian Assange su Twitter. "Quello che accade è il più significativo conflitto tra il popolo e lo Stato dalla caduta del Muro di Berlino a oggi, ma con i metodi del 2017, Vpn, proxy, chat criptate per sorvegliare e censurare il web".

Intanto è altissima la tensione in Catalogna a poche ore dal referendum. Quattro persone sono rimaste lievemente ferite dopo che ignoti hanno sparato contro un seggio con un fucile da caccia la notte scorsa a Manlleu. Lo riferisce il giornale La Vanguardia.

I feriti si trovavano sulla porta della scuola Puig Agut, parte di un gruppo di occupanti dei Comitati di difesa del referendum intenzionati a difendere il seggio. La polizia sta indagando, ma non ci sono stati al momento arresti. Come mostrato dalle vittime attraverso fotografie, i proiettili hanno colpito petto, schiena e collo. Il Comitato Difesa Referendum Manlleu ha denunciato l'aggressione in un messaggio sul suo account Twitter.

Centinaia di catalani, anche intere famiglie, hanno passato la notte nei seggi elettorali del referendum di domani in diversi centri civici e scuole per impedire che vengano chiusi dalla polizia.

La polizia catalana ha chiesto agli occupanti di liberare i locali entro domani alle 6 del mattino ma non è intervenuta per allontanarli, secondo i media catalani. L'occupazione dei seggi dovrebbe prolungarsi la prossima notte.

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