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Economia

L'eredità di Schäuble: il ministro lascia un paper di tre pagine su come deve cambiare l'Eurozona

Stephane Mahe / Reuters
Stephane Mahe / Reuters 

Togliere dalle mani della Commissione il controllo dei bilanci pubblici e affidarlo, gradualmente, al Fondo Salva-Stati, che avrebbe un approccio più "neutrale". È uno dei punti centrali della proposta tedesca di riforma dell'Eurozona così come immaginata dal ministro delle Finanze uscente Wolfgang Schäuble, secondo quanto scrive La Stampa. La proposta è contenuta in un documento informale di tre pagine sul futuro della moneta unica, in cui Schäuble lascia la sua eredità: l'idea, in sostanza, è di affidare il controllo dei conti nazionali ai tecnici del Fondo europeo, così da limitare la componente politica che negli ultimi anni ha portato la Commissione a concedere più flessibilità.

La riforma prevede un ruolo sempre maggiore affidato all'Esm:

Il Meccanismo Europeo di Stabilità - si legge nel paper - "incarna il principio di fornire solidarietà in cambio di sane finanze pubbliche". La sua funzione fondamentale è infatti quella di "fornire un sostegno finanziario temporaneo a condizione di riforme rigorose". Per diventare un Fondo Monetario Europeo, l'Esm "deve dedicare maggiori risorse alla prevenzione delle crisi", ruolo per il quale non ha ancora un mandato e per il quale serve che abbia "un ruolo più forte in termini di monitoraggio dei rischi dei Paesi". E qui - scrive la Stampa - viene il punto, perché secondo il ministro tedesco "l'Esm potrebbe essere gradualmente dotato di un ruolo più forte e neutrale per quanto riguarda il monitoraggio del Patto di Stabilità e Crescita". Togliendolo di conseguenza alla Commissione. Un passaggio che richiederebbe una modifica sia del Fiscal Compact che del trattato dello stesso Esm.

La Germania vuole vedere realizzate le sue proposte "a qualunque costo". Così c'è scritto – secondo quando riporta il Corriere della Sera – nel documento informale di Berlino sul futuro della moneta unica, ultimo atto di Schäuble all'Eurogruppo dopo otto anni in carica (il ministro diventerà presidente del Parlamento tedesco il prossimo 24 ottobre e sarà probabilmente sostituito da un ministro delle Finanze dei liberali di Fdp). Per Berlino non c'è spazio per nessuna forma di condivisione di un bilancio comune ed è necessario chiarire che "responsabilità di bilancio e controllo di bilancio stanno insieme". In sostanza - scrive il Corsera – i governi (Germania in primis) dovrebbero diventare i controllori di altri governi.

In secondo luogo [...] Berlino prevede "meccanismi automatici di ristrutturazione del debito" (ossia bail-in sui titoli di Stato), prima nella forma di rinvio dei rimborsi e poi in quella di veri e propri tagli al valore dei bond. Questo si applicherebbe ai Paesi che dovessero chiedere un prestito al fondo salvataggi Esm, che la Germania propone di trasformare in un "Fondo monetario europeo".

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