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Cultura

Questo è il Burkina Faso delle "donne sospese" fra povertà e riscatto. E nuovi diritti tutti da conquistare

Francesco Cocco
Francesco Cocco 

La terra degli uomini integri" l'ha battezzata nel 1984 il capitano Sankara. "Burkina Faso", per cancellare dalla memoria un passato da popolo colonizzato e darsi un nuovo orizzonte di esistenza. "Abbiamo deciso di cambiare - diceva il presidente africano - perché "Alto Volta", come prima si chiamava il Paese, per noi non significava nulla, è sinonimo di colonizzazione". Dobbiamo ucciderlo per rinascere. Oggi, quel che emerge dalle immagini del fotografo Francesco Cocco (classe 1960, rappresentato dall'agenzia fotografica Contrasto) è la "terra delle donne sospese" fra povertà e riscatto, paura e desiderio di cambiare, tradizioni che pesano come macigni trasformandosi spesso in sbarre invisibili, e nuovi diritti tutti da conquistare.

Francesco Cocco
Francesco Cocco 

Adjara, Sarina, Linda, Celine, Juliette, Therese, Marietta, Alfonsine: nessuna di loro supera i diciannove anni, la più piccola ne ha sedici appena, ma hanno già una storia di violenza alle spalle. Sono ospiti di un centro di accoglienza che le ha sottratte a matrimoni combinati o relazioni pericolose nella provincia di Kadiogo, fuori Ouagadougou, alcune di loro preferiscono dare le spalle in fotografia. "Burkinabé", a cura di Giulia Tornari, in mostra a Officine Fotografiche dall'11 ottobre al 20 ottobre, mostra anche uomini in attesa nei presidi sanitari e giovani madri, anziane considerate streghe e bambini che scavano in miniere d'oro abusive. A completare il quadro dipinto da queste fotografie ci pensano i numeri, che sono impietosi: il Burkina Faso è fra i Paesi più poveri al mondo, con il 63,8% della popolazione che vive in condizioni di miseria e il 44,5% al di sotto della soglia di povertà assoluta. L'Aids è ancora una piaga dilagante: sono 110mila le persone con Hiv o Aids, ma è cresciuto il numero di chi si cura: secondo un censimento del 2015, in 46.623 ricevono la terapia antiretrovirale, rispetto ai 3.000 del 2004. Sono ancora molti i pazienti che non vi accedono soprattutto nelle zone rurali ma, in generale, ci sono stati alcuni sensibili miglioramenti per quanto riguarda la mortalità infantile e materna e l'aspettativa di vita, anche grazie a una serie di riforme che il governo del paese ha messo in atto per garantire l'accesso universale ai servizi sanitari.

Francesco Cocco
Francesco Cocco 

Un lavoro favorito da associazioni della società civile, come l'"Associazione italiana donne per lo sviluppo Onlus" e "Medicus Mundi Italia" appartenenti all'Osservatorio AiDS – Aids Diritti e Salute che ha promosso una missione conoscitiva in Burkina per sensibilizzare l'opinione pubblica non solo sulla lotta all'Aids, sostenuta anche dal Fondo Globale, e sull'accesso ai farmaci, ma anche sulla violenza maschile sulle donne e i minori e i matrimoni forzati. Il Burkina Faso di Cocco è così: dolore e coraggio.

Francesco Cocco
Francesco Cocco 
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