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Esteri

Uccise l'uomo che violentò sua figlia, "Mamma Leonessa" non verrà processata

ipopba via Getty Images
ipopba via Getty Images 

In Sudafrica, dove vive, l'hanno ribattezza "Mamma Leonessa", e per una ragione precisa: il 2 settembre scorso ha pugnalato a morte l'uomo che aveva violentato sua figlia e ferito gravemente altri due suoi complici. Dopo essere stata arrestata, però, per questa donna è arrivata una notizia inaspettata: il pubblico ministero dell'Eastern Cape non procederà contro di lei e lascerà cadere le accuse a suo carico.

La 56enne ha confessato agli inquirenti di aver colto in flagrante tre uomini, dentro una casa abbandonata nel villaggio di Qumbu, mentre aggredivano sua figlia di 27 anni, dopo che la cugina dello stupratore poi ucciso l'aveva avvertita che sua figlia si trovava in pericolo. Prima di farsi giustizia da sola, la donna aveva provato a chiamare i soccorsi, ma senza successo.

La mamma della ragazza - il cui nome non è stato reso noto - ha quindi deciso di recarsi da sola sul luogo dell'aggressione, armata di coltello, correndo per 3 chilometri. Lì ha trovato i 3 uomini che abusavano a turno della figlia e li ha quindi pugnalati ripetutamente, finché non si sono riversi a terra senza coscienza.

Subito dopo, la donna ha consolato la figlia fino all'arrivo della polizia, che l'ha arrestata e incriminata di omicidio volontario e tentato omicidio. La buona notizia, infine, è arrivata dalla National Prosecution Authority domenica 8 ottobre: ogni addebito contro la 56enne è stato fatto cadere.

La storia di "Mamma Leonessa" era rimbalzata su tutti i media, non solo locali, e molti cittadini le avevano espresso il loro supporto sui social media, offrendosi di aiutarla. Per questo scopo è stata aperta una pagina online di crowfunding, che in un mesetto circa ha raccolto circa 8 mila euro per affrontare le spese legali della donna.

Il suo avvocato, Buhle Tonise, ha annunciato che i fondi del crowfunding verranno devoluti per l'assistenza psicologica alle vittime di simili abusi. I due stupratori sopravvissuti alla furia di "Mamma Leonessa" sono ora accusati di violenza sessuale e dovranno comparire davanti alla corte la prossima settimana.

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