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Politica

Continua il balletto sullo Ius soli. Zanda: "Bene se governo mette la fiducia"

LightRocket via Getty Images
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Luigi Zanda, capigruppo Pd al Senato, lo ha rilanciato con una convinzione che ha lasciato l'Aula quasi attonita: "Non appena avremo la certezza di avere i voti necessari, accoglierei con molto favore una decisione del governo di mettere la fiducia sullo Ius soli prima della fine di questa legislatura". Il nodo però è proprio questo: i numeri. E così ricomincia il balletto che va avanti da mesi e che, con ogni probabilità, si protrarrà fino alla fine della legislatura. Un renziano di ferro, a taccuini chiusi, fa un passo in avanti: "Lo Ius soli lo si potrebbe inserire dopo l'approvazione della legge di bilancio. Quando la finanziaria passerà alla Camera, a questo punto il Senato avrà tre settimane libere di attività parlamentare e potrebbe essere il momento giusto. Certo è che senza i senatori di Alfano non potremo porre la fiducia...".

Infatti la maggioranza che sostiene il governo non è affatto compatta sui temi che riguardano i diritti civili. Ecco che Maurizio Lupi balza sulla sedia e usa parole al vetriolo: "Sono stucchevoli questi ripetuti tentativi di approvare la legge sullo Ius soli attraverso un voto di fiducia. Abbiamo già detto più volte e ripetiamo anche oggi che questa ipotesi per noi, che siamo parte organica di questa maggioranza, non si pone". E poi ancora: "Non la voteranno i ministri di Ap che siedono in Cdm né i senatori del nostro gruppo. Quella attualmente in discussione al Senato è una legge da modificare in alcuni punti decisivi".

Come si risolve dunque il problema dei numeri? A fare andare su tutte le furie i parlamentari di Ap sono state le parole di Denis Verdini. Un attimo prima che prendesse la parola il capogruppo del Pd, in questa giornata in cui Palazzo Madama ha dato il via libera alla nuova legge elettorale, l'ormai azionista di governo che ha rubato la scena a tutti gli altri, si era detto pronto a votare la legge che dà il diritto di cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri "anche domani". Che fare quindi? Anche Pier Luigi Bersani, a nome di Mdp, dà l'ok: "Sullo ius soli voterei la fiducia anche con Verdini".

Sulla carta, con la presenza massiccia dei verdiniani, ammesso che ti seguano il proprio leader, i numeri sarebbero ballerini ma - dicono sempre senatori del - "ci si può provare". Con regolare percorso parlamentare, si intende, senza fiducia altrimenti un pezzo di maggioranza non darebbe voto favorevole al governo. Dunque, il PD conta 99 senatori, Ala 14 e Mdp 16. Così 129 sarebbero i voti certi, a questi se ne aggiungerebbero altri del Misto. Bisogna arrivare almeno a 158. E i 5Stelle? "Di loro non ci fidiamo. Prima dicono una cosa e poi cambiano idea. Giocano a provarci". Tra giochi e balletti la legge è ancora in stand by. Matteo Renzi in pubblico ne parla il meno possibile, ha paura che in campagna elettorale l'argomento gli si possa ritorcere contro, ma i parlamentari vicini a lui garantiscono: "Ci stiamo lavorando".

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