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Politica

Le proposte dell'area Orlando alla conferenza programmatica del Pd

Roberto Serra - Iguana Press via Getty Images
Roberto Serra - Iguana Press via Getty Images 

Un tagliando sul Jobs Act, mai più forzature come quella di applicare la fiducia sulla legge elettorale in entrambe le Camere o la mozione parlamentare di sfiducia al Governatore di Bankitalia, approvazione entro la fine della legislatura della legge sullo ius soli e sul biotestamento. Sono solo alcune delle proposte messe nero su bianco dall'area democratica del ministro della Giustizia Andrea Orlando per la conferenza programmatica del Pd a Napoli. Richieste pressanti su diversi ambiti, perché "non è più accettabile, agli occhi dei cittadini, uno scarto troppo ampio tra parole e azioni".

Oggi a Napoli si apre la conferenza programmatica del Pd e l'area Orlando ha presentato un documento dal titolo: "Italia 2020. Costruiamola insieme, ma davvero".

"Rischiamo - si legge nel contributo - di ripetere un errore ancora più grave: inseguire la destra sul suo terreno attuale, fatto di populismo, chiusura, scorciatoie securitarie. Rischiamo di assumere formule, parole e stile dei populisti, promettendo protezione al popolo nel rapporto diretto con leader solitari. Per ridurre la distanza tra cittadini e istituzioni, il nostro obiettivo è di rafforzare tutte le istituzioni, non destabilizzarle. Da quelle indipendenti come la Banca d'Italia all'Unione europea".

Quindi basta rincorrere la destra, perché "ogni volta che diventiamo la copia sbiadita dell'originale, è l'originale poi prevalere". Quanto alle prossima campagna elettorale, secondo l'area Orlando "abbiamo bisogno anche dell'umiltà di riconoscere che noi non bastiamo più a noi stessi, non bastiamo alle nostre ambizioni, non bastiamo a un programma di governo". Il testo sembra quindi suggerire un'apertura a sinistra del Partito Democratico, "aperture che però sono vanificate dalle azioni quotidiane, dalle forzature sul Parlamento (fiducia sulla legge elettorale) fino alle accuse prepolitiche rivolte a chi non si riconosce più nel Pd, o nell'attuale leadership".

Quindi vengono avanzate proposte: da un tagliando al Jobs Act, lotta alla povertà, rilancio degli investimenti e progressività del fisco. Infine gli impegni da rispettare entro la fine della legislatura: l'approvazione della legge sul consumo di suolo, e soprattutto lo ius soli e il biotestamento. "È questo, a nostro giudizio, il terreno su cui il Pd dovrebbe rilanciare la propria iniziativa, ricercando con la necessaria determinazione il dialogo e la convergenza di tutto il centrosinistra e delle forze economiche e sociali. Costruiamola insieme, l'Italia del 2020. Ma davvero", conclude.

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