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Politica

Beppe Grillo lancia la volata in Sicilia: "Per Musumeci sono peggio di Riina. Il voto un referendum tra noi e il malaffare"

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Questo voto sarà un referendum sulla voglia di cambiare in meglio" la Regione, la scelta è "o noi, o trasformisti e malaffare". Lo afferma Beppe Grillo in un'intervista al quotidiano La Sicilia in cui definisce il candidato Giancarlo Cancelleri "la migliore espressione del M5S siciliano". Con lui, dice, "la Regione non sarà più il 'centro benessere' della mafia".

"Se Giancarlo vincerà, e ha ottime possibilità, l'anima brutta del territorio comincerà a comportarsi come abbiamo già avuto modo di vedere a Roma, ma qualunque porcata dicano in città non si può più rubare: abbiamo tolto l'ossigeno al malaffare, era il primo passo. E qui succederà lo stesso, le infamie loro sono medaglie sul nostro petto", dichiara Grillo.

Sul candidato di centrodestra, "Musumeci è un kamikaze che fa da copertura a personaggi incredibili. Mi indica come una sorta di male assoluto, implicitamente dice ai siciliani che sono peggio di Riina", chiosa Grillo.

Il fondatore del M5S ribadisce il no alle alleanze: "Se non ci alleiamo con nessuno prima delle elezioni, pur di vincerle, perché mai dovremmo farlo dopo? Se i siciliani vogliono cambiare non possono certo immaginare che ci metteremo con i nipotini di Cuffaro".

Nell'intervista Grillo non risparmia affondi a Matteo Renzi e a Silvio Berlusconi. "Ogni comportamento di Renzi è determinato dalla paura, come vale per tutti i poveri disgraziati con ambizioni infinitamente più grandi di loro", afferma. "Si limita ad evitare in anticipo la sua sconfitta. Ma come si può evitare una sconfitta? Si fantastica di cambiare le regole del gioco e poi, una volta trovati altrettanti poltronisti, si cambia la legge elettorale con un colpo di mano degno dei peggiori personaggi della nostra storia".

Quanto a Berlusconi, "la sua situazione fa tenerezza e fastidio epidermico al tempo stesso. E' un uomo che per ragioni sfuggenti, ma di certo inquietanti, lancia un'immagine apparentemente rigenerata di sé sperando che oltrepassi l'ostacolo del buon gusto e della decenza ancora una volta. Una scommessa davvero al limite del credibile, eppure sta succedendo. Se in Sicilia si lascerà incrociare - conclude Grillo - ne vedremo delle belle".

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