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Cronaca

Le due chiese di piazza del Popolo a Roma non sono più gemelle

Dire
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Le cupole delle chiese di piazza del Popolo a Roma non sono più identiche. Come riporta l'agenzia Dire, infatti, la tegole che coprono la cupola della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, recentemente restaurata, non sono color giallo crema - come avrebbero dovuto essere -ma danno al blu carta da zucchero. Nuove frontiere del restauro? No. Secondo Dire si tratta di un clamoroso errore. Le due chiese, infatti, sono "gemelle", e tali avrebbero dovuto rimanere.

L'errore è stato svelato subito dopo la fine del restauro della cupola della basilica, datata 1679 che si trova, per l'appunto, tra via del Corso e via di Ripetta. Si tratta di una delle due chiese le cui facciate si stagliano all'inizio del tridente tra via del Corso, via del Babuino e via di Ripetta.

La grossolana svista è emersa chiaramente agli occhi dei romani quando sono stati abbassati i ponteggi superiori dalla chiesa gemella. Le tegole grigie sulla sua cupola hanno mostrato subito, e chiaramente, una dominante azzurra in totale contrasto con il color grigio-giallino della sua vicina, la basilica di Santa Maria in Montesanto, detta anche chiesa degli artisti, la cui cupola è opera di Gian Lorenzo Bernini.

A quanto apprende l'agenzia stampa Dire, sembra che l'errore sia stato riconosciuto ufficialmente dalle parti; ne è a conoscenza anche il Vicariato di Roma. Il caso è ormai diventato oggetto di un confronto tra i restauratori, la sovrintendenza e il committente, l'ente ecclesiastico chiesa Santa Maria dei Miracoli tanto che i lavori, ancora in corso, si sono temporaneamente fermati per capire come risolvere il problema.

I restauri sul monumento - finanziati con un importo di 232.500 Euro - erano iniziati solo un paio di anni fa, pur essendo previsti anni prima dell'intervento sulla vicina chiesa degli artisti. I lavori su quest'ultima, di un valore 491.000 Euro, erano stati fatti nell'ottobre 2013. Una seconda fase - finanziata dall'azienda Bonduelle - aveva riguardato gli interni e che si era conclusa a maggio del 2014 con il restauro dei dipinti della volta della sacrestia raffiguranti una "Gloria di angeli con strumenti della passione", attribuita a Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccio.

La cupola era tornata visibile con i suoi caldi toni color crema e tutto faceva presagire che anche la cupola della chiesa gemella alla sua destra, a lavori conclusi, avrebbe assunto la stessa gradazione. Ma non è stato così. L'intervento di restauro e risanamento conservativo della chiesa - la cui direzione è stata assegnata all'ufficio Beni Culturali Vicariato di Roma e i cantieri all'impresa esecutrice Dromos restauri srl - hanno svelato una cupola totalmente diversa da quella vicina.

Di chi è la colpa? Il 'giallo' non è stato ancora risolto ma per il vicariato "il problema è noto ed è in corso un monitoraggio della sovrintendenza per vederci chiaro. Committente e impresa starebbero cercando di capire come uscirne", senza un esborso di nuove risorse. Considerando il nome della chiesa - sostiene l'agenzia Dire - sarebbe davvero un miracolo riuscirci.

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