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Politica

L'abbraccio tra Berlusconi e Salvini è durato un giorno. Si torna ai palchi separati

Elezioni, Berlusconi: "Vedrò Meloni e Salvini a cena domani"

Un invito poco gradito e alla fine il ripiego: "Se ci vedremo al termine delle rispettive manifestazioni per un piatto di pasta sono contento", dice Matteo Salvini con aria di sufficienza, di chi è offeso perché Silvio Berlusconi non l'ha voluto sul suo palco e forse neanche lo avrebbe voluto qui in Sicilia. Una scusa tira l'altra e quindi si è tornati al punto di partenza: parole diverse che si traducono in palchi separati pur essendo nella stessa città e facendo parte della stessa coalizione che corre per Nello Musumeci. Il leader di Forza Italia e quello della Lega Nord, entrambi giovedì a Catania, non si abbracceranno a favore di telecamere e di fotografi né davanti agli elettori dell'uno o dell'altro. Forse ci sarà un incontro privato, anche Giorgia Meloni. Forse. Il condizionale è d'obbligo. È nello sprint finale della campagna elettorale siciliana che si intravede quindi il centrodestra che sarà.

Il tira e molla è andato avanti per due giorni, ieri sembrava che i magistrati, con le indagine sulle stragi mafiose, li avessero uniti. Salvini aveva dato tutta la sua solidarietà "all'amico" Berlusconi annunciando che sarebbe andato a salutarlo giovedì alle Ciminiere di Catania anche per avere in cambio la condivisione del palco, quindi della leardership. Ma dall'altra parte, nelle ore successive, trapela che il leader leghista, che negli ultimi tempi ha attaccato Forza Italia con le sue liste di impresentabili, non è un ospite gradito. Così Salvini avendo intuito che l'ex Cav, con ogni probabilità non lo avrebbe fatto salire sul palco per non farsi rubare la scena, rilancia e lo invita alla sua manifestazione a Piazza Bellini. Attraverso questo nuovo espediente prova a ricordare il suo solito messaggio: il centrodestra è fatto da due leader e dopo le elezioni chi dei due avrà più voti sarà l'unico capo.

Il numero uno di Forza Italia non ci casca e risponde picche alla proposta "avvelenata" di Salvini. Il segretario leghista infatti, mentre si trova in giro per il mercato ortofrutticolo di Vittoria, lancia la sua idea: "Domani alle 19 c'è un appuntamento della Lega a Catania in piazza Bellini concordato da tempo col candidato Nello Musumeci. Sarebbe bello ritrovarsi tutti in piazza sul nostro palco". Ed ecco la stilettata: "Il mio invito - dice - è aperto agli alleati. Non ho avuto modo di sentire in questi giorni Berlusconi e la Meloni, ma sapendo che sono a Catania li invito a fare una manifestazione comune per Musumeci in piazza".

L'obiettivo del leader leghista calato in Sicilia a caccia di voti, dopo aver sbianchettato la parola "Nord" dal simbolo, è quello di accreditarsi agli occhi dei siciliani come l'altro leader esattamente al pari di Berlusconi. Ma quest'ultimo non ne vuole sapere, gli ambasciatori entrano in contatto, ma alla fine fa saper che alla manifestazione di Salvini non andrà. Il leghista a sua volta fa una giravolta, ci ripensa, dice di essere troppo impegnato. Ed ecco la scusa diffusa con una nota: "Salvini non riuscirà ad andare all'evento organizzato da Forza Italia perché è atteso, secondo un programma concordato da settimane, in sette città prima di arrivare a Catania".

In tutto questo caos anche Meloni invita gli altri due alla sua manifestazione contro lo Ius soli. Ma anche in questo caso la proposta fa un buco nell'acqua. I tre fanno sapere che si vedranno dopo i rispetti comizi. Dunque, una città, una coalizione e tre manifestazioni, al termine delle quali ci potrebbe essere il caminetto fra Berlusconi, Salvini e Meloni, ma non potrà che essere un caminetto freddo.

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