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Politica

Renzi non convince Bersani

Alessandro Bianchi / Reuters
Alessandro Bianchi / Reuters 

"Non vediamo nessuna novità. Parole, ma ormai Renzi non è più credibile e il fatto che abbia affidato a Fassino i rapporti con la sinistra, dice tutto su quanto siamo distanti...". Così Mdp commenta all'AdnKronos l'intervento di Matteo Renzi in Direzione e l'apertura del segretario a una coalizione ampia senza veti alle formazioni che stanno a sinistra del Pd.

Sull'apertura di Renzi a una larga coalizione di sinistra fatta durante la Direzione, è intervenuto anche il capogruppo a Montecitorio di Mdp Francesco Laforgia: "Se noi proponessimo ai nostri elettori una coalizione di centrosinistra senza discontinuità sulle politiche, dal Jobs Act che sulla buona scuola, i nostri elettori semplicemente non ci seguirebbero. Dobbiamo portare al voto milioni di persone di sinistra che sono rimaste a casa in questi anni e dobbiamo farlo parlando innanzitutto del paese, le alleanze verranno dopo".

Prima ancora di Laforgia, Bersani aveva fatto trapelare il suo scetticismo su una maggiore sintonia possibile fra il Pd ed Mdp? "Non lo so, bisogna vedere cosa dice sul resto - ha detto - perchè lui si preoccupa sempre di rivendicare quello che s'è fatto. Purtroppo c'è qualche milione di elettori che non è d'accordo. Non è Bersani o Speranza, sono gli elettori che non sono d'accordo; che hanno un giudizio critico su tante cose che si sono fatte e che vedono che a dispetto delle affermazioni che siamo usciti dalla crisi, abbiamo dei problemi, a cominciare da quello del lavoro. E quindi staremo a vedere, seguiamo il resto della discussione. Basta che si sappia - ammonisce - che le chiacchiere stanno a zero, ci vogliono dei fatti".

Fratoianni: "Renzi disco rotto, siamo alle solite". "Renzi rilancia sulla coalizione ma Rivendica le politiche che la rendono impossibile. Insomma siamo alle solite". Così Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra Italiana. "Da un lato - prosegue il leader di Si - il disco rotto del voto utile dall'altro la riproposizione di scelte che hanno favorito la crescita delle destre." "Noi - conclude Fratoianni-continuiamo e continueremo a lavorare con decisione alla costruzione di un altro polo, alternativo e coraggioso."

Civati: "Proposta di alleanze ai supplementari non è credibile". "Con molti amici di Possibile siamo usciti dal Pd sul Jobs Act, sulla Costituzione, sulla legge elettorale, sulla cultura di governo e la gestione del Parlamento e su queste stesse cose, a cui nessuno intende rinunciare. Dovremmo rientrare in quella che non è più nemmeno una maggioranza?". Lo dichiara il deputato e segretario di Possibile, Pippo Civati.

"La proposta di alleanze posticce - aggiunge il leader di Possibile - è solo un modo di sviare la discussione dalle questioni vere e di prendere in giro gli elettori. È evidente la distanza da chi continua a rivendicare le politiche portate avanti: il disperato tentativo di fare una coalizione ai tempi supplementari non è credibile dopo anni di larghe intese e allontanamento dalle richieste degli elettori di sinistra".

"Le proposte politiche vere si cercano sui temi concreti, si basano sul dialogo giorno dopo giorno, compiendo sforzi per trovare convergenze. Senza spot o colpi di scena dell'ultimo secondo", conclude Civati.

Da Pisapia freddezza su Renzi. "C'è un'apertura alla coalizione, ma era il minimo sindacale". Così da Campo progressista si commenta l'intervento di Matteo Renzi in Direzione. C'è "freddezza" dall'area di Giuliano Pisapia perché, si spiega, "non c'è nessun fatto politico sulla discontinuità che abbiamo sempre chiesto". E, "paletto insuperabile, dentro la coalizione non ci può stare né il vecchio né il nuovo centrodestra".

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