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Politica

"Leopolda guarda ai giovani, noi a tutta Italia. Il generale dei Carabinieri Gallitelli sarebbe un premier molto capace"

Remo Casilli / Reuters
Remo Casilli / Reuters 

AGGIORNAMENTO 21.34

"Ho diversi nomi. C'è una persona molto capace, a cui non ho ancora parlato: Il generale dei Carabinieri Leonardo Gallitelli" che è un esempio di "qualcuno che non viene dalla politica, qualcuno che possa essere visto come una garanzia come premier". Lo afferma il leader di FI Silvio Berlusconi, ospite di "Che tempo che fa", soffermandosi su chi possa il leader del centrodestra unito. "Deve essere una persona molto capace, qualcuno che abbia fatto cose di successo", spiega Berlusconi.

Se la Lega non candidasse Umberto Bossi "lo accoglierei a braccia aperte, perché gli sono amico e si è sempre comportato, dopo alcuni mesi di contrasto, con molto rispetto con me". Lo afferma il leader di FI Silvio Berlusconi, ospite di "Che tempo che fa".

"Io non avevo presente che ci fosse contemporaneamente la Leopolda, che parla ai giovani, che sono il futuro e su cui bisogna intervenire in modo molto forte. Ma noi abbiamo sentito tutta l'Italia e siamo attentissimi alla voce del Paese. Abbiamo parlato con i professionisti l'Italia che procede che crea posti di lavoro benessere e ricchezza". Lo ha detto Silvio Berlusconi, nel suo discorso che chiude la contro Leopolda di Forza Italia a Milano.

L'ex premier ha parlato lungamente del centrodestra in vista delle prossime elezioni. Forza italia, Lega e Fratelli d'italia si vedranno a un "tavolo prossimo" con al centro il programma stilato da Berlusconi, ma "solo per la definizione precisa di alcuni punti" perché gli alleati ai quali "l'ho già presentato tempo fa" lo hanno "condiviso". Il programma è quello che il Cav ha già annunciato, che contiene la composizione del futuro, ipotetico, governo di centrodestra con "12 ministri dalla società civile, solo 8 dalla attuale politica", assetto già "sottoposto a Giorgia Meloni e Matteo Salvini, e lo hanno approvato", precisa Berlusconi. Anche se aggiunge che "dovremo fare spazio alla quarta componente del futuro centrodestra".

"Il mio lavoro negli ultimi mesi è stato proprio quello di contattare tutte le confederazioni di produttori e tutte le associazioni di professionisti", quindi con "tutti coloro che sono l'Italia che lavora, che produce, che crea posti di lavoro, benessere e ricchezza", dice Berlusconi. Da questo impegno "è venuto fuori il programma che ho già presentato tempo fa ai nostri alleati della Lega e di Fdi - prosegue- che lo hanno condiviso e con i quali ci siamo dati appuntamento a un tavolo prossimo solo per la definizione precisa di alcuni punti".

Ma Berlusconi piazza anche una stoccata a Salvini, che voleva portarlo da un notaio per fare liste pulite e prendere un impegno anti-inciucio. "Dal notaio si portano le persone di cui non si ha fiducia. Noi non siamo concorrenti, mai, noi siamo alleati e come tali siamo contenti dei voti che prenderanno lega e fdi- dice berlusconi- auguriamo loro di prendere piu voti possibili, insieme faremo vincere il centrodestra e avremo una maggioranza per governare il paese e fare l'indispensabile rivoluzione liberale".

L'ex premier poi interviene nella polemica sulle banche, difendendo il sistema bancario. "Non credo che il sistema oggi accusato di questo e quell'altro sia da porre sotto accusa. Perché si tratta di qualche banca e di qualche protagonista e le colpe sono personali". Il capo di Fi ha rilevato il fenomeno delle "tante sofferenze, oggi sono 123 miliardi, dovuti magari a degli errori, acquisti troppo ambiziosi, ma anche alla crisi dell'economia che ha portato molti creditori a non poter render alle banche il prestito ricevuto. Dobbiamo dare coraggio - ha detto - alle banche pensando soprattutto alle start up, i giovani che le intraprendono possono andare avanti e trovare sostegno soltanto da privati".

Un ultimo pensiero va poi all'amico di una vita che oggi è in carcere e con seri problemi di salute. "Marcello Dell'Utri è un prigioniero politico: è una delle persone più trasparenti, colte e al servizio del Paese che io conosca".

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