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Politica

A Verona gli skinhead organizzano il concerto di Natale ariano: "White Christmas"

Como: blitz degli skinhead nella sede pro-migranti, la forza pacifica degli aggrediti

Dopo il blitz in trasferta, il Nazirock in casa. A Verona, il 23 dicembre ci sarà un concerto intitolato "White Christmas". Niente di strano, si direbbe, ma solo se si osservasse distrattamente la locandina. Perché il bianco che si celebra, a quanto pare, non sarà solo quello della neve che cade dolcemente mentre si mangia davanti al caminetto, ma quello della purezza della razza ariana. E se ci fosse qualche dubbio sul tenore dell'iniziativa, la firma degli organizzatori sta lì in bella mostra a cancellare ogni ambiguità. Si tratta infatti di Veneto Fronte Skinhead, gruppo nell'occhio del ciclone dopo il blitz (rivendicato) nella sede di "Como senza frontiere". Un evento presente nella bacheca del profilo Facebook di VFS accanto alle altre iniziative della formazione neofascista, tra cui i blitz contro Save the children e altre associazioni, che hanno fatto da preludio a quello immortalato mercoledì da un volontario presente alla riunione.

Veneto Fronte Skinhead
Veneto Fronte Skinhead 

Sul palco, ad augurare un Natale ariano a tutti gli spettatori, una serie di gruppi chiaramente ricollegabili alla galassia musicale skinhead italiana e in particolare del Nordest. E agli ultrà dell'Hellas Verona, da sempre ideali leader del tifo organizzato di matrice neonazista, come ad esempio i Sumbu brothers e i 1903, beniamini dei tifosi gialloblù, o i Nativi, dall'impostazione più "politica" e violenta. Storicamente, una delle fonti principali di finanziamento, al netto di quelle occulte, dei gruppi di estrema destra è sempre stata l'organizzazione di eventi musicali attraverso la costituzione di associazioni culturali e la gestione di locali. Un network necessariamente undergound ma ugualmente ramificato e redditizio, che annovera sodalizi che ormai si possono definire famosi come gli Zetazeroalfa del leader di Casapound Gianluca Iannone, e dispone di etichette discografiche e un calendario fittissimo di concerti in patria ma spesso anche all'estero. Non a caso, le info sull'evento in questione si possono ottenere inviando una mail alla divisione "eventi" di Veneto Fronte Skinhead.

La conferma, dunque, di un rinnovato attivismo da parte di uno dei primi sodalizi neonazisti e suprematisti del nostro paese, spinto probabilmente a un approccio più aggressivo dal clima sociale propizio ai gruppi razzisti e populisti, e dal parallelo emergere di altre formazioni il cui appeal (vedi Casapound) sta erodendo lo zoccolo duro di VFS nel Nordest. In quest'ottica, la diffusione virale del video dell'irruzione a Como, i fermi decretati dalla polizia e i verosimili ulteriori provvedimenti che le forze dell'ordine adotteranno (il Viminale risponderà ad interrogazioni parlamentari su quest'argomento) rappresentano quella pubblicità di cui i neonazisti veneti erano da tempo disperatamente alla ricerca per cominciare a risalire la china.

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