Scegli di capire.

Gedi Smile Abbonati
Inserti
Ancora su HuffPost
Guest
Tutte le sezioni

GEDI Digital S.r.l. - Via Ernesto Lugaro 15, 10126 Torino - Partita IVA 06979891006

Politica

Il Pd porta il caso Como in Parlamento. Salvini: "Il problema è Renzi, non gli skinhead"

ansa/hp
ansa/hp 

Matteo Renzi chiede che tutti si uniscano a condannare l'irruzione degli skinheads in un'associazione pro-migranti a Como, ma il tema diventa oggetto di campagna elettorale e di scontro fra i partiti. È Matteo Salvini a rispondere per le rime, dicendo che "il problema dell'Italia è solo Renzi, non i presunti fascisti". Se nel mondo della sinistra, da Laura Boldrini a Nicola Fratoianni, arriva una condanna netta e la richiesta di una risposta coordinata contro l'emergere degli estremismi di destra, Giorgia Meloni precisa che va distinta violenza da intimidazione, anche se quest'ultima è comunque inaccettabile.

[[ge:#ge_oldMediumId:huffingtonpost:14946:14919]]

Il caso skinhead in Parlamento. "I colleghi Fiano e Braga hanno fatto subito un'interrogazione per chiedere al ministro dell'Interno quali sono i livelli di protezione che lo stato vuole garantire a chi presta la sua opera di volontariato ma anche ai migranti". annuncia il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato. "Non bisogna banalizzare. I rigurgiti di destra hanno motivazioni politiche. Il centrodestra italiano deve prendere le distanze in maniera molto netta".

Renzi: "Condanne timide". "Il Pd è in prima fila a dire che è uno scandalo e una vergogna, ma mi piacerebbe lo fossero tutte le forze politiche" dice il segretario dem sull'irruzione dei Naziskin a Como. "Su questi temi non devono esserci divisioni", aggiunge dicendosi "preoccupato per alcune considerazioni fatte in queste ore. C'è un atteggiamento quasi timido nel condannare gesti come questi - sottolinea - che invece vanno condannati da tutte le parti politiche. Non soltanto il Pd condanna con fermezza, ma chiede a tutte le forze politiche di essere unanimi nel condannare ogni tipo di violenza di impianto fascistoide".

Salvini: "Il problema è Renzi, non i presunti fascisti". La replica del leader della Lega Nord non si fa attendere. Parla all'Adnkronos: "Lui - dice Salvini - si occupa di fake news e del ritorno del fascismo che non esiste. Certo che entrare in casa di altri non invitati non è elegante - ma il tema dell'invasione dei migranti sottolineato dagli skinheads è evidente", conclude il leader della Lega.

Meloni: "Distinguere tra intimidazione e violenza". "Secondo me quello è un atto di intimidazione e per me l'intimidazione è inaccettabile", ma "trovo abbastanza ridicolo l'appello di Matteo Renzi, perché la violenza non è oggettivamente quello che ieri si è visto a Como: è un atto di intimidazione, ma non è un atto di violenza. La violenza noi l'abbiamo invece vista un sacco di volte dai compagni dei centri sociali, quelli che distruggono intere città e bruciano le macchine degli italiani, e nessuno ha mai fatto gli appelli per la condanna delle violenze dei centri sociali. Quello si può fare. Perché è gente di sinistra e le città si possono distruggere, si può dare fuoco alle macchine della gente, si può dare fuoco alle edicole".

Boldrini: "Mobilitazione civile". "Ritengo che sia necessario ricorrere a delle misure adeguate ma anche che sia necessario che ci sia una mobilitazione civile su questo, perché non possiamo permettere a questi gruppi di sporcare la nostra bella Costituzione e la nostra democrazia, che non è compatibile con questi estremisti" afferma la presidente della Camera Laura Boldrini.

Fratoianni: "Sciogliere queste organizzazioni". "Siamo di fronte ad un fenomeno molto preoccupante" afferma Nicola Fratoianni. "La verità è che questi episodi si stanno moltiplicando nel Paese". Secondo l'esponente di Sinistra Italiana, "il razzismo e il nazifascismo sono tornati a prendere la parola, e intorno c'è un pauroso ed impressionante atteggiamento di sottovalutazione da parte di ampi settori della politica e delle Istituzioni. Fascismo e nazismo non sono opinioni - conclude Fratoianni- è arrivato il momento di intervenire: io penso che molte di queste organizzazioni vadano sciolte. Naturalmente questo non risolve il problema di fondo, perché se non siamo in grado di organizzare una risposta sul piano sociale e sul piano educativo e culturale non affrontiamo il problema alla radice".

Martina: "Grande manifestazione a Como il 9 dicembre". "Nessuno può banalizzare e minimizzare i tanti episodi di intolleranza e razzismo che stanno emergendo da più parti nel Paese. Occorre ora una reazione popolare, partecipata e aperta capace di coinvolgere tutte le persone che non vogliono accettare questa deriva pericolosa. Per questo proponiamo per sabato 9 dicembre a Como una grande manifestazione contro ogni intolleranza. Il Pd c'è. Non giriamoci dall'altra parte". Lo annuncia il vicesegretario del Partito democratico Maurizio Martina

I commenti dei lettori
Suggerisci una correzione