Scegli di capire.

Gedi Smile Abbonati
Inserti
Ancora su HuffPost
Guest
Tutte le sezioni

GEDI Digital S.r.l. - Via Ernesto Lugaro 15, 10126 Torino - Partita IVA 06979891006

Politica

"Contrario alle toghe in politica, la legge sulle intercettazioni ostacola le indagini". Parla il procuratore nazionale antimafia

ANSA
ANSA 

"La legge sulle intercettazioni va modificata in alcuni punti perchè così possono essere di ostacolo allo sviluppo delle indagini". È il pensiero di Federico Cafiero De Raho, il procuratore nazionale antimafia ospite di Lucia Annunziata a Mezz'ora in più su Raitre. Per il magistrato, poi, occorre trovare il modo di proteggere ulteriormente il testimone di giustizia: "È sbagliato che chi collabori con lo Stato abbandoni poi il suo territorio. È la criminalità che deve andare via, non il testimone di giustizia - ha spiegato Cafiero de Raho - Ultimamente in Calabria abbiamo riportato sul territorio diversi testimoni di giustizia, consentendo loro di lavorare mettendo presidi dell'esercito davanti alle loro aziende".

"Contrario alle toghe in politica, prioritaria una legge". "Io da sempre sostengo che chi eserciti una delle funzioni dello Stato così importante come quella giurisdizionale non debba poi entrare in politica, passando da un potere all'altro", ha detto Cafiero de Raho. "Ovviamente occorre fare delle distinzioni, esaminando caso per caso - ha aggiunto l'ex capo della Procura di Reggio Calabria - perché un determinato magistrato che abbia concluso per limiti di età l'attività giurisdizionale potrebbe dare ancora un contributo valido e utile alla società civile dandosi alla politica. So che la politica ha i suoi tempi ma per me sarebbe prioritario fissare subito delle regole con una legge".

Grasso, scelta legittima. "Penso che è certamente legittimo che qualunque cittadino possa contribuire al miglioramento della società", ha detto rispondendo a una domanda sul passaggio in politica di Piero Grasso. Detto questo, la legge in discussione sulla candidabilità dei magistrati resta "una priorità".

"Gomorra? non vedo nessuna di queste serie. Ma credo che evidenziare i rapporti umani come se la camorra fosse un'associazione come tante altre non corrisponda a quello che è realmente la camorra, che è fatta soprattutto di violenza", ha commentato il procuratore nazionale antimafia, interpellato sulla nota serie televisiva.

De Raho si è poi detto favorevole a "un tagliando al 416 bis nei limiti in cui la corruzione possa costituire un'aggravante dell'associazione mafiosa". "Nessuno mette in dubbio - ha detto - che il nucleo centrale dell'associazione mafiosa vada mantenuto. Ma ci si è resi conto che la mafia ancora prima dell'intimidazione utilizza la corruzione e la collusione. Ci sono forme di infiltrazione che finiscono per inquinare le pubbliche amministrazioni". E ancora: "La corruzione che dilaga è uno degli elementi che più di tutti inquina il nostro sistema", ha aggiunto ancora il procuratore.

I commenti dei lettori
Suggerisci una correzione