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Esteri

All'Eurogruppo vince Centeno, il Cristiano Ronaldo dei conti pubblici che è riuscito a coniugare crescita e rigore

Eric Vidal / Reuters
Eric Vidal / Reuters 

Mario Centeno, ministro delle Finanze del Portogallo, è stato eletto presidente dell'Eurogruppo. Succederà all'uscente Jeroen Dijsselbloem dalla metà del prossimo mese di gennaio; il suo mandato, rinnovabile, durerà due anni e mezzo. Centeno, membro del governo socialista guidato da Antonio Costa, era il candidato del partito socialista europeo, sostenuto tra gli altri Paesi anche dall'Italia.

Socialista, portoghese, Centeno è senz'altro più incline alle istanze pro-crescita rispetto al suo predecessore. Guai però a immaginare una sorta di Varoufakis in salsa portoghese: Centeno, infatti, è internazionalmente riconosciuto per la sua attenzione rigorosa ai conti pubblici. Da ministro dell'Economia è riuscito, nel giro di due anni, a far ripartire il Portogallo, risanando al tempo stesso i conti pubblici.

La sua abilità di coniugare crescita e rigore è particolarmente apprezzata dall'attuale presidente del parlamento tedesco Wolfgang Schäuble, che in passato lo ha soprannominato il Cristiano Ronaldo dell'economia.

La sua elezione è stata accolta con soddisfazione dal governo italiano. Che intanto è alle prese con un nuovo botta e risposta tra Dijsselbloem e Padoan. Il presidente uscente dell'Eurogruppo, infatti, ha indicato che i Paesi a rischio di "deviazione significativa" dal percorso di consolidamento del bilancio tra cui l'Italia "sono stati invitati a considerare tempestivamente le necessarie misure addizionali per assicurare che i bilanci 2018 rispettino il patto di stabilità" sulla linea delle opinioni della commissione Ue. La scelta del termine 'considerare' depotenzia in parte il messaggio: l'Eurogruppo non chiede ai vari Paesi di varare immediatamente delle misure per evitare il rischio di non rispetto del patto di stabilità. Infatti, nel caso dell'Italia la verifica sarà fatta a maggio.

Fonti del Tesoro fanno sapere che l'Eurogruppo di oggi ha adottato "la stessa impostazione" della Commissione che nella lettera a Padoan "ha riconosciuto la correzione strutturale dello 0,3% idonea al raggiungimento degli obiettivi". L'Eurogruppo – sottolinea il Mef - invita "a 'considerare' eventuali ulteriori misure", ma "l'Italia ritiene che le misure adottate nella legge di bilancio siano adeguate a ottenere la correzione strutturale dello 0,3% e lo potrà dimostrare nei tempi dovuti", riferiscono le fonti.

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