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Cultura

"La camorra di Gomorra è solo folclore, è una rappresentazione pericolosa": i procuratori antimafia contro la serie tv

Screenshot from Gomorra
Screenshot from Gomorra 

È uno dei prodotti Sky più apprezzati degli ultimi anni, però Gomorra pare non piacere proprio a tutti. Nelle ultime ore, infatti, diversi magistrati hanno avvertito la popolazione italiana sui pericoli della narrazione della camorra data dalla serie tv. "La rappresentazione del crimine organizzato che viene data in Gomorra è folcloristica" ha sostenuto ad esempio il procuratore aggiunto antimafia Giuseppe Borrelli, capo della Dda di Napoli, rispondendo alle domande degli studenti nel corso di un incontro a Bologna dal titolo "Come le mafie persuadono i giovani".

Nel mirino di Borrelli, quindi, è finta la fiction di Sky, ma anche videogiochi come Mafia: "Gomorra è sufficiente a spiegare il fenomeno o è una rappresentazione tranquillizzante che limita la nostra percezione del fenomeno mafioso? La camorra è solamente traffico di droga, omicidi ed estorsioni o invece quelle rappresentate sono le azioni di una camorra passata che in realtà si evolve e che non vuole essere vista e nemmeno raccontata?" si è chiesto il procuratore aggiunto, dandosi una risposta negativa.

"La camorra dovrebbe essere rappresentata per quello che è" ha continuato poi Borrelli. "Non è più solo omicidi, estorsioni e traffici illeciti, ma si rivolge a nuovi attori sociali. Ha fatto un salto profondo rispetto a dieci anni fa, non c'è più un rapporto di contiguità con la parte politica dell'amministrazione, oggi esprime propri rappresentanti in regioni, province e comuni. Fornire quel tipo di rappresentazione ha in sé l'elemento della pericolosità di distogliere da questa nuova configurazione della camorra".

Al convegno era presente anche un altro magistrato, il procuratore capo di Milano ed ex specialista in reati finanziari del pool di Mani Pulite Francesco Greco, secondo cui "il contrasto alle mafie deve essere contrasto alla criminalità economica". Infatti, spiega Greco, "oggi sono spesso gli imprenditori locali a cercare la mafia per questioni di smaltimento dei rifiuti o disinquinamento ambientale, ed esiste una criminalità degli affari che sta impoverendo le nuove generazioni senza che loro se ne rendano conto".

Solo poche ore prima dalle parole di Borrelli e Greco, del resto, erano arrivate quelle del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, ospite al programma di Rai Tre "1/2 h in più": "Gomorra? non vedo nessuna di queste serie. Ma credo che evidenziare i rapporti umani come se la camorra fosse un'associazione come tante altre non corrisponda a quello che è realmente la camorra, che è fatta soprattutto di violenza".

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