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Politica

Election day il 4 marzo: si voterà lo stesso giorno per le Politiche e le Regionali

Getty Images/iStockphoto
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Ed election day sarà. Il 4 marzo 2018 gli elettori italiani saranno chiamati al voto sia per le Politiche che per le Regionali. Interessati due territori-chiave della penisola: Lazio e Lombardia, due regioni ad alta densità abitativa. E si voterà per il rinnovo del consiglio regionale anche in Molise e Friuli Venezia Giulia, regione che però è a statuto speciale e potrà decidere autonomamente quando votare. È questo l'esito dei contatti tra forze politiche, governo e Quirinale, contatti continui in questi giorni di fine legislatura.

L'election day non è un dettaglio del calendario istituzionale e politico a cavallo tra 2017-2018. L'idea di votare nello stesso giorno per le politiche e le regionali, maturata nel governo, serve anche a risparmiare risorse pubbliche. Ma la scelta non è indifferente per i partiti. Interessato all'election day il centrodestra: la coincidenza del voto nazionale e locale suggella l'alleanza tra Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia sia a livello nazionale che locale e dunque potrebbe fare da traino nelle urne. E infatti oggi è dal centrodestra che la richiesta arriva esplicita. Matteo Salvini: "Ok il voto il 4 marzo ma con l'election day".

Più freddo invece rispetto a questa idea il Pd. Almeno inizialmente. Perché a livello nazionale il partito di Matteo Renzi non è alleato di Liberi e Uguali di Pietro Grasso. E invece nel Lazio il governatore uscente e ricandidato del Pd Nicola Zingaretti avrebbe tanto bisogno di non perdere l'alleanza larga di centrosinistra con cui finora ha governato: sarebbe un paradosso. Persino il renziano Giorgio Gori, candidato governatore in Lombardia, ha lanciato un appello per l'alleanza con gli ex Pd e le altre forze di sinistra. Tutta da vedere, nel caso lombardo, perché Gori è personalità del giro stretto di Renzi, più indigesta per gli ex Pd confluiti in 'Liberi e uguali'.

Zingaretti invece ha un'altra storia politica, autonoma da Renzi: ex Ds, anche sotto questa dirigenza Pd può avere più filo da tessere per un'alleanza di centrosinistra. E' per questo che il presidente della Regione Lazio insiste e nei prossimi giorni avrà contatti con Grasso o con i dirigenti regionali di Liberi e Uguali. Ad ogni modo, anche lui ha fatto pace con l'idea di election day per risparmiare risorse.

Dunque, una volta approvata la manovra economica in via definitiva (probabilmente il 23 in Senato, ultimo giorno utile prima di Natale), Paolo Gentiloni terrà la conferenza stampa di fine anno, il 28 dicembre. Dopo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella scioglierà le Camere (come avevamo scritto qui) indicando la data del voto il 4 marzo: per Parlamento e Regioni interessate. Via alla campagna elettorale, tutto sommato abbastanza breve.

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