I guai giudiziari di Beppe Grillo non sono finiti, nuova causa in tribunale. Il Comitato per la difesa dei diritti dell'Associazione M5s solleva il conflitto d'interesse
di HuffPostIl Comitato per la difesa dei diritti dell'associazione M5S, guidato dall'avvocato Lorenzo Borré, dichiara una nuova battaglia a Beppe Grillo e lo trascina in tribunale, a Genova, dove tre giorni fa ha chiesto la nomina di un curatore che rappresenti la prima associazione M5S, del 2009, per curarne gli interessi. Il presupposto è che Grillo avallando la costituzione della terza associazione M5S a dicembre, concedendogli anche il simbolo, sia in "conflitto di interesse" nel difendere i diritti dei primi associati.
Insomma Beppe Grillo in quanto tale non potrebbe rappresentare gli interessi dei primi associati, quelli che restano e che non intendono trasmigrare nella terza nuova associazione creata lo scorso 20 dicembre. Per questo, sostengono i componenti dell'associazione, serve un curatore che agisca in nome e per conto della prima associazione e che ne tuteli i diritti dei componenti rispetto alla seconda e terza che sono state, a loro giudizio "irregolarmente", costituite.
La richiesta di tutela vale, ovviamente, anche per il nome e il simbolo del Movimento. Non solo. Il conflitto di interesse riguarderebbe anche diversi ruoli di Grillo nelle tre diverse associazioni costituite nel tempo: nel 2009, nel 2012 e nel 2017. Nella prima Grillo figurava come capo politico, nella seconda come Presidente del Consiglio Direttivo e nella terza come Garante.
Le intenzioni del Comitato Di.Di.A M5S per la difesa dei diritti dell'Associazione MoVimento 5 Stelle costituita nel 2009 saranno inoltre annunciate domani in occasione di una conferenza stampa che si terrà a Roma anche con gli avvocati ricorrenti Lorenzo Borré e Alessandro Gazzolo.
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