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Politica

Renzi fa ingelosire i socialisti spagnoli: martedì a Roma incontro con il leader di Ciudadanos

Massimo Paolone  / AGF
Massimo Paolone / AGF 

Ricordate la 'foto delle camicie bianche'? Matteo Renzi, il socialista spagnolo Pedro Sanchez e il francese Manuel Valls insieme, sorridenti sul palco della Festa dell'Unità di Bologna nel 2014? Ecco, scordatevela. Perché martedì prossimo a Roma Matteo Renzi riceve addirittura Albert Rivera, il leader di Ciudadanos, la nuova formazione politica spagnola, a destra rispetto a Podemos, nata dal centrodestra ma di ambizioni post-ideologiche, primo partito alle ultime regionali in Catalogna, convintamente anti-secessionista. Da Madrid filtra l'irritazione dei socialisti spagnoli.

L'incontro è stato chiesto da Rivera e accolto da Renzi interessato a dare l'immagine di leader interlocutore di forze politiche non tradizionali in Europa, a patto che siano europeiste. Nel loro pranzo di lavoro, prima della direzione Dem che martedì deciderà le deroghe per ricandidare pezzi della vecchia guardia del partito, Renzi e Rivera parleranno di Europa, ma soprattutto della creazione di liste paneuropee per le elezioni del Parlamento di Strasburgo nel 2019.

E' un progetto nato con il sottosegretario agli Affari Europei Sandro Gozi all'epoca del governo Renzi, va avanti con il governo Gentiloni tanto che ieri il presidente francese Emmanuel Macron ne ha parlato con lo stesso premier italiano. Le liste paneuropee o transnazionali comportano la creazione di un collegio elettorale europeo unico con candidati provenienti da diversi Stati membri. Sotto quale ombrello politico?

Macron vorrebbe esportare la sua 'En Marche' negli altri paesi europei. E forse anche Rivera ha in mente la stessa idea per Ciudadanos. Un mese fa, in piena campagna elettorale per le elezioni catalane, il leader spagnolo si è recato anche a Strasburgo per incontrare il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani, esponente di spicco di Forza Italia nonché nome chiacchierato come possibile futuro premier di un ipotetico governo di centrodestra in Italia dopo il voto del 4 marzo.

Quanto a Renzi, non è un mistero che il segretario del Pd vorrebbe una famiglia socialista europea 'riformata': al momento è un variegato insieme di generi. Ma finora ha sempre escluso di voler lanciare una sua creatura politica per imbarcarla in un'altra avventura a livello continentale fuori dal Pse. E comunque per lui ci sono le politiche di mezzo: ogni decisione verrà presa dopo.

Con Rivera Renzi parlerà anche di populismi e nazionalismi, visto che siamo nel pieno della campagna elettorale contro M5s e Lega per le elezioni 2018. Rivera ha poi interesse a sponsorizzare la Spagna come partner italiano per dialogare poi con lo storico asse franco-tedesco alle prese con la riforma dell'Ue. Finora il governo di Rajoy non ha mai fatto sponda con l'Italia sulla questione cruciale dell'immigrazione dall'Africa. La visita di Rivera cade proprio dopo il lancio del Trattato del Quirinale Italia-Francia, un modo evidente per rincorrere alleanze che stanno lasciando fuori Madrid.

Ma Rivera per ora è solo un leader di partito. Che però evidentemente pensa in grande. Tanto che la sua visita a Roma ha urtato i socialisti di Sanchez, ai loro minimi storici nelle urne. Di certo, la scena politica dell'Unione da qui alle europee del 2019 promette sorprese.

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