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Politica

Luigi Di Maio riapre il caso sui vaccini obbligatori: "Cambieremo la legge Lorenzin". Il Pd insorge: "Non si gioca con la vita dei bambini"

AFP/Getty Images
AFP/Getty Images 

Obbligo solo per 4 vaccini. Il candidato premier dei 5 Stelle, Luigi Di Maio, riapre la querelle politica sui vaccini annunciando a 'Un giorno da pecora', su Rai Radio1, che i pentastellati intendono modificare la legge Lorenzin. "Cambieremo la legge Lorenzin sui vaccini, faremo una legge per raccomandare le vaccinazioni. Noi intendiamo l'obbligo come era inteso prima del decreto Lorenzin", ha detto Di Maio. Una posizione, quella di Di Maio, che si avvicina a quella espressa da Matteo Salvini qualche giorno fa.

In un post su Facebook, Di Maio ha spiegato nel dettaglio la proposta dei 5 Stelle, ricordando la proposta presentata in Parlamento a prima firma della senatrice Paola Taverna.

Le dichiarazioni di Di Maio hanno suscitato l'indignazione del Pd. Il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha scritto su Facebook: "Sui vaccini non si scherza, noi siamo dalla parte della scienza".

Botta e risposta tra il deputato del Pd, Michele Anzaldi, critico nei confronti delle dichiarazioni di Di Maio, e la parlamentare del M5S, Carla Ruocco.

Replica Ruocco: "Il deputato Anzaldi con la sua uscita sui vaccini non solo ha raschiato il fondo del barile, ma ha anche continuato a scavare. Da madre e da cittadina sono disgustata. Noi sappiamo cosa sia l'immunità di gregge e abbiamo realizzato una proposta di legge seria ed equilibrata. Anzaldi, invece, non conosce il significato della parola dignità e, pur di attaccarci, ricorre alla più grande paura per un genitore".

Poi una nuova risposta di Anzaldi, che ha replicato: "Non si gioca con la vita dei bambini"

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