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Politica

Intervista a Luigi Di Maio: "Dal taglio dell'Irpef in media 150 euro in più al mese resteranno nelle tasche dei cittadini"

Alessandra Benedetti - Corbis via Getty Images
Alessandra Benedetti - Corbis via Getty Images 

"Nel pacchetto che proponiamo per diminuire la pressione fiscale c'è la riduzione delle aliquote Irpef a tutte le fasce di reddito, con un guadagno medio annuo di 1.800 euro a persona e con particolare forza per la classe media". Luigi Di Maio risponde da Livorno, dove lo ha portato il "rally" che sta effettuando in giro per l'Italia per raccontare il programma elettorale con il quale si candida a governare il paese. Dalla storica città rossa dei portuali conquistata a sopresa dal Movimento 5 stelle, Di Maio lancia l'offensiva sul fisco: in media, dunque, 150 euro in più nelle tasche dei cittadini. Una delle proposte su cui sfidare i partiti il 5 marzo. E se sul programma conferma l'apertura a nuove istanze nel caso di "idee compatibili con i nostri valori", la chiusura, netta, arriva sulla compagine di governo: "Avremo una squadra di qualità che sarà difficile non poter sostenere". Configurando uno scenario da appoggio esterno di altre forze politiche a un eventuale governo a 5 stelle.

Di Maio, non possiamo non partire dal gravissimo incidente ferroviario accaduto oggi a Pioltello.

Voglio esprimere tutta la mia vicinanza alle famiglie delle vittime e ai feriti di questa tragedia. Ora non è il momento delle polemiche, ma sicuramente va aperta una riflessione sullo stato delle nostre infrastrutture. Abbiamo sempre detto che le risorse vanno messe non sulle grandi opere inutili, come la Tav, ma sulle infrastrutture che servono davvero ai cittadini. E su questo il 3% lo sforeremo.

Riavvolgiamo il filo. Lei oggi ha 31 anni, e si candida a governare il Paese. Cos'è rimasto immutato del ragazzo che è partito cinque anni fa da Pomigliano d'Arco? Cosa invece è cambiato?

La voglia di non stare semplicemente a guardare, ma di impegnarmi per cambiare le cose in un Paese che amo tantissimo, questa voglia è sempre la stessa, così come i valori e i principi che mi sono stati trasmessi dalla mia famiglia. Sono stato il vice presidente della Camera più giovane della storia della Repubblica, un incarico che solitamente viene assegnato alla fine di una carriera, questa è stata la mia "palestra", ne esco con un bagaglio di conoscenze che prima non avevo e che ora voglio mettere al servizio del Paese per cambiarlo in meglio.

Si aspettava un tale livello di attacchi e critiche? Ad oggi, cosa la ferisce ancora?

Le critiche sono costruttive e aiutano a migliorarsi, gli attacchi gratuiti invece li ho sempre ignorati e continuerò a farlo. Ma mi fa sorridere pensare che questi attacchi arrivino da chi ha governato il Paese per 20 anni e lo ha messo in ginocchio. Ieri, ad esempio, ero ad Arezzo e ho incontrato i risparmiatori truffati dalle banche... La Boschi lì non può più metterci la faccia e hanno dovuto candidarla a Bolzano...

Arriviamo all'attualità. Lei ha detto: "Faremo convergenze programmatiche e non alleanze". Ma quando salirete al Quirinale, per avere l'incarico dovrete portare i numeri di una maggioranza parlamentare. Conferma che ci possono essere margini di limatura sul programma e spazio per le proposte di eventuali partner di governo?

Il nostro programma sono i 20 punti che abbiamo presentato a Pescara e quelli non sono in discussione. Servono per migliorare la qualità della vita degli italiani. Sulla base di questo, se anche altre forze politiche dovessero avere idee per migliorare la vita dei cittadini, idee compatibili con i nostri valori e il nostro programma e soprattutto con le esigenze reali dei cittadini, non potremmo che esserne contenti. Ma al momento prendiamo atto che siamo gli unici con un programma: il centrodestra ha programmi totalmente sballati, il centro sinistra non ne ha affatto.

Sappiamo che presenterà una squadra di governo prima delle elezioni. State pensando anche di inserire personalità che possano che possano avere il consenso di altre forze politiche e che il giorno dopo le elezioni possano servire da trait d'union?

Ho sempre detto che la nostra squadra di governo sarà patrimonio del Paese e non solo del M5s. Vogliamo persone che abbiano testa e cuore per rimettere in sesto il Paese, avremo una squadra di qualità che sarà difficile non poter sostenere.

Lei ha fatto un appello a tutte le energie migliori del paese in vista delle elezioni. Sappiamo che sta sondando imprenditori, professori, attori, sportivi. Siamo al rush finale nel definire le candidature, qualche nome è già uscito. Ci fa qualche nome?

È già noto che saranno con noi il comandante Gregorio De Falco, i giornalisti Emilio Carelli e Gianluigi Paragone, Vincenzo Zoccano Presidente del forum delle disabilità, Elio Lannutti dell'Adusbef. In Basilicata si candida con noi il presidente del Potenza Calcio Salvatore Caiata, che mette a disposizione le sue competenze di manager di successo. In Abruzzo c'è poi il giornalista Primo Di Nicola, nelle Marche l'ex dirigente del Corpo forestale Maurizio Cattoi e Daniela Tisi, direttrice della rete museale dei Monti Sibillini, che si è occupata della messa in sicurezza del patrimonio dei musei colpiti dal sisma. A Roma, come è noto, sarà nostro candidato il professor Lorenzo Fioramonti.

Grillo parteciperà a qualche appuntamento della campagna elettorale? Farete delle iniziative insieme?

Abbiamo presentato insieme il simbolo al Viminale e saremo ancora insieme prima del 4 marzo.

Scriverà sul nuovo blog di Grillo?

Quello è uno spazio di Beppe Grillo, tutto ciò che era sul suo Blog e che riguarda il M5s, ora sarà sul Blog delle stelle.

Passiamo al vostro programma economico. Ad alcune domande ha già risposto, ma volevo capire alcuni dettagli. Cito testualmente: abolizione di Equitalia. Come avverrà e, soprattutto, come garantirete il controllo e l'operatività del sistema fiscale? Concretamente: chi manderà le cartelle esattoriali ai cittadini e come stanerete chi evade?

Con "Agenzia delle entrate-Riscossione" il Pd ha fatto un'operazione di pura ipocrisia, cambiando l'etichetta Equitalia che era odiatissima ma lasciando intatti tutti i meccanismi di fondo: non solo gli aggi, ma anche gli obiettivi quantitativi. Per noi la riscossione coatta deve tornare nelle mani della pubblica amministrazione, dunque di Agenzia delle Entrate. Stop agli aggi e al profitto sulle tasse dei cittadini. Abbiamo una proposta organica che modifica le regole della riscossione bilanciando le prerogative di Stato e cittadino. Inoltre, vogliamo riportare legalità nelle stesse agenzie fiscali che oggi sono colpite da un diffuso malcostume, dai favoritismi per i soliti noti, da clientele e blocchi di potere. L'evasione, invece, si colpisce inasprendo alcune fattispecie di reato penale che sono state alleggerite in questi anni e incrociando le banche dati della pa, le quali vanno accorpate e ridotte da 16 mila a 10. I 5,7 miliardi per riuscirci sono già stati stanziati ma ad oggi vengono spesi malissimo.

Altro punto: riduzione delle aliquote Irpef. Renzi ha tagliato 10 miliardi di Irpef e ha dato gli 80 euro. Il vostro taglio di quanto sarà e quanto darete, quindi, in media a ogni cittadino?

Renzi non ha ridotto l'Irpef. Ha erogato un bonus selettivo ai lavoratori dipendenti, escludendo i più deboli e ritirandolo dopo un anno a 1 milione di persone. La riduzione vera e propria dell'Irpef l'ha promessa e poi non l'ha realizzata. Noi abbiamo un pacchetto completo per diminuire la pressione fiscale: la riduzione delle aliquote Irpef a tutte le fasce di reddito, con un guadagno medio annuo di 1.800 euro a persona, dunque circa 150 euro al mese, e con particolare forza per la classe media, l'estensione fino a 10.000 euro della no tax area, il dimezzamento dell'Irap in una legislatura, una drastica semplificazione fiscale che passa per l'abolizione degli studi di settore, dello spesometro e di Equitalia e per l'accorpamento della 16 mila banche dati della pubblica amministrazione oggi presenti. Vogliamo ridurle a 10, facendole dialogare tra loro e consentendo ai contribuenti di adempiere alle loro scadenze in breve tempo tramite una pratica fatturazione elettronica.

Alitalia, un simbolo italiano finito in vendita. Se andate al governo a che soluzione pensate per l'ex compagnia di bandiera?

La nostra volontà è di rilanciare Alitalia non di svenderla al primo acquirente estero, ma per riuscirci è necessario prima chiudere i conti col passato. Quando saremo al governo nomineremo commissari indipendenti dalla politica che scavino nei bilanci e accertino le responsabilità dell'ennesimo fallimento. Chi ha sbagliato deve pagare, mentre ora stanno pagando i contribuenti con il prestito ponte da 900 milioni che non guarda al futuro della compagnia ma solo a preparare la svendita. Dopo aver risanato i conti saremo aperti a qualsiasi opzione compatibile con la tutela dei lavoratori e con l'interesse della nostra compagnia di bandiera. Non metteremo paletti ideologici e se si opterà per l'intervento pubblico sarà per rispettare un ambizioso e rigoroso piano industriale, in base al quale saranno valutati i manager pubblici selezionati.

Ha recentemente detto che indire il referendum sull'euro sarebbe un'extrema ratio. Qual è lo scenario da extrema ratio?

Non voglio immaginare questi scenari, perchè ci sono tutte le condizioni per restare nell'Euro, l'asse franco-tedesco non è più così forte e possiamo far valere il peso dell'Italia.

A proposito di Europa, ma non solo. Negli ultimi mesi il Movimento 5 stelle è diventato lo spauracchio per la stabilità italiana in molte Cancellerie e ambienti economici.

Noi ci siamo assunti la responsabilità di non lasciare il Paese nel caos, penso che chi ha a cuore la stabilità italiana debba preoccuparsi piuttosto della coalizione di centrodestra, dove Berlusconi dice una cosa e Salvini l'esatto contrario. Con loro l'instabilità è assicurata.

Uno dei temi che ci troviamo a gestire insieme all'Europa è quello dell'immigrazione. Minniti ha ricevuto molti elogi per la sua gestione del dossier. Ne condividete una parte? Qualora fosse necessario, una volta al governo procederete al rimpatrio di massa dei migranti clandestini?

Ricordo che Minniti ha introdotto un codice di comportamento delle Ong, raccogliendo di fatto l'allarme che noi avevamo lanciato su alcune operazioni di salvataggio nel Mediterraneo. Nel nostro programma puntiamo tutto sul rafforzamento della cooperazione internazionale per stipulare trattati per i rimpatri e su 10.000 nuove assunzioni nelle commissioni territoriali per valutare, in un mese, come negli altri paesi europei, se un migrante ha diritto a stare in Italia o no.

Chiudiamo con un tema più leggero. Domanda secca. Scudetto: Juventus o Napoli?

Sono scaramantico, questa domanda non può farmela.

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