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Politica

Pietro Grasso contro le "fake news" di Romano Prodi

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"Chi era al 40% e aveva il partito in mano, ed è sceso al 20%, deve fare un'analisi di come è arrivato a questo punto. Chi favorisce la destra non è Liberi e Uguali, che anzi vuole recuperare i voti persi dal Pd, quelli degli astenuti o di chi ha indirizzato la sua rabbia verso il voto ai 5 stelle". Il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso, a Radio Radio, commenta le parole di Romano Prodi che accusa Leu di favorire il centrodestra, definendole "una fake news".

Sebbene ancora ieri il Professore abbia assicurato che non farà campagna elettorale, il suo sostegno alla coalizione di centrosinistra è già tanto, ragiona Renzi con il suo entourage. Ieri a Porta a Porta il segretario Pd ha detto che le parole di Prodi "fanno piacere, anche perchè con questo sistema quelli che votano sinistra radicale fanno un favore a Salvini, ogni voto al partito di D'Alema favorisce il candidato di Salvini e Grillo, è la realtà dei fatti, oggettivamente".

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Sull'altro fronte Massimo D'Alema ricorda che Prodi fece anche un non fortunato endorsement per il Sì al referendum, dunque "i suoi appelli non sempre vengono accolti". Ma Paolo Gentiloni sottolinea il valore delle parole di "colui che inventò il centrosinistra": "Nonostante il peso delle sconfitte subite e della scissione siamo noi la speranza per il futuro", dichiara il premier. E aggiunge che serve "una nuova stagione di riforme" - a partire dal lavoro per donne e giovani, e una crescita inclusiva per ridurre le diseguaglianze - per non invertire il trend positivo.

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Grasso critica Silvio Berlusconi - "il Paese non ha memoria, dopo 25 anni di favole - ed è cauto su M5S: "Io non faccio scenari surreali, aspetto di vedere cosa succede. Mi pare che i 5 Stelle cerchino una mutazione genetica per rassicurare un po' tutti, anche andando all'estero. Guardando alla mia esperienza, inizialmente sembravano favorevoli allo ius soli e poi hanno parlato di 'taxi del mare', volevano le unioni civili e hanno cambiato idea, erano contro l'euro e l'Europa e oggi vediamo come sono, prima dicevano no alle alleanze e ora aprono. È tutto ancora da scoprire e verificare. Noi, invece, non verremo mai meno ai nostri principi e valori di tutela del lavoro, della ricerca di una uova economia verde e dello sviluppo di turismo e cultura".

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