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Politica

Fascisti a Montecitorio. CasaPound lancia il suo programma elettorale dalla Camera dei Deputati

Corbis via Getty Images
Corbis via Getty Images 

"Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto". Chissà se utilizzeranno questa frase, il passo più significativo del "discorso del bivacco" del loro padre politico, Benito Mussolini, nel lontano 1922. Certo è che a quasi un secolo di distanza un movimento politico che si ispira dichiaratamente ai valori e all'esperienza del Ventennio, rientra in maniera ufficiale nel palazzo di Montecitorio. Domani, alle ore 11.30, il segretario nazionale e candidato premier di CasaPound Italia, Simone Di Stefano, presenterà, nella sala stampa della Camera dei Deputati, il programma del movimento in vista delle elezioni del 4 marzo, alle quali Cpi è presente in tutti i collegi. Alla conferenza stampa interverranno inoltre i candidati alla presidenza della Regione Lazio e della Regione Lombardia, Mauro Antonini e Angela De Rosa, nonché alcuni dei candidati del movimento alle politiche e alle regionali.

Una presenza in massa che senza dubbio è destinata a scatenare le polemiche. Ma come è potuto succedere? Come è possibile che una forza extraparlamentare dichiaratamente di estrema destra possa farsi pubblicità lanciando le proprie idee dalla culla della democrazia italiana? In questo caso, i funzionari di Montecitorio c'entrano poco o nulla. C'entra invece molto l'onorevole Ex Msi, ex An ed ex Fratelli d'Italia, Massimo Corsaro. Stando a quanto apprende l'Huffpost sarebbe stato proprio lui a chiedere la sala, cosa a cui gli amministrativi della Camera non si sono potuti opporre in quanto è diritto di ogni parlamentare usufruire dei locali. Corsaro del resto non ha mai fatto nulla per nascondere le sue simpatie per il pensiero di estrema destra. Ed è diventato tristemente famoso nel luglio scorso per un insulto palesemente antisemita nei confronti del collega del Pd, Emanuele Fiano, che proprio in cui quei giorni si adoperava per far approvare la legge sull'apologia del fascismo. "Porta le sopracciglia così per coprire i segni della circoncisione...", scriveva con eleganza su Fb. Per poi ancora più elegantemente precisare una volta scoppiato il caso: "Volevo solo dirgli che è una testa di c...".

Insomma, alla fine Casapound entra in pompa magna a Montecitorio, grazie alla sponsorizzazione di Corsaro. Chissà che ne direbbe Mussolini. Ma forse lo si potrebbe chiedere al suo alter ego cinematografico Massimo Popolizio.

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