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Politica

Da Marco Minniti a Laura Boldrini, da Renato Schifani a Umberto Bossi: i "ripescati" del proporzionale

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Il proporzionale salva alcuni nomi illustri bocciati dalla sfida nei collegi uninominali alle elezioni del 4 marzo. Le sconfitte più clamorose sono state quelle di alcuni ministri del governo uscente. Per non parlare di alcuni dei leader di Liberi e Uguali come Piero Grasso, Laura Boldrini e Pier Luigi Bersani e Vasco Errani. Riescono a entrare dalla "porta" del proporzionale il forzista Renato Schifani e il leghista Umberto Bossi.

Dario Franceschini, ministro della Cultura, è stato sconfitto nella sua Ferrara. Verrà quindi "ripescato" grazie alla posizione di capolista nel collegio 1 in Emilia Romagna alla Camera. Marco Minniti ha avuto la peggio nel collegio uninominale di Pesaro per la Camera, ma è stato eletto deputato nel collegio campania 2-03, in cui ricade il territorio di Salerno e provincia. Il responsabile del Viminale è stato eletto nel proporzionale anche nel Veneto: se dovesse rinunciare al seggio campano, gli subentrerà Eva Avossa, deluchiana doc e attuale vicesindaco nel comune di Salerno.

La ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, è stata superata a Pisa nel testa a testa con la candidata leghista Rosellina Sbrana. Riuscirà lo stesso a entrare in Senato con il proporzionale nel collegio Campania 01, in cui ricadono le province di Avellino, Benevento e Salerno. Terza, nel collegio uninominale di Genova, anche la ministra della Difesa, Roberta Pinotti che entra in Parlamento in quanto capolista nel proporzionale in Piemonte.

Piero Grasso, leader di Liberi e Uguali ed ex procuratore capo di Palermo e della Dna, nel collegio senatoriale 1 di Palermo è arrivato soltanto quarto e passa con il proporzionale. Stessa sorte per Laura Boldrini, che ha perso rovinosamente nel collegio uninominale della Camera a Milano ed entrerà a Montecitorio grazie al listino.

È riuscita a essere eletta anche Michaela Biancofiore di Forza Italia, sconfitta nel duello con Maria Elena Boschi del Pd a Bolzano. Ora la coordinatrice regionale di Forza Italia in Trentino Alto Adige è stata eletta, grazie al proporzionale, nel collegio di Piacenza. È entrata in Parlamento anche Lucia Annibali, l'avvocatessa del Pd leader nella guerra alla violenza sulle donne, che a Parma aveva perso il duello nell'uninominale, ma è risultata eletta grazie alla ripartizione proporzionale in Veneto.

Tra gli altri eletti nei listini della Camera, anche i ministri Orlando e Martina - che non erano stati schierati nell'uninominale - oltre a Lucia Annibali, Fratoianni, Crosetto, Paita, Giorgetti, Pollastrini, Valentini, Gelmini, Fiano, Manlio Di Stefano, Brambilla, Alfredo Bazoli, Guerini, Bitonci, Zan, Fedriga, Rosato, Serracchiani, Pini, Giulia Sarti, Sgarbi, Fassino, Paola De Micheli, Rizzo Nervo, Cantone, Biancofiore, Bergamini, Bonafede, Speranza, Borghi, Baldelli, Morani, Saltamartini, Polverini, Giacomoni, Calabria, Rampelli, Ruocco, Baroni, Daga, Angelucci, Anzaldi, Fassina, Campana, Rotondi, Pezzopane, Sibilia, Del Basso De Caro, Cirielli, Carfagna, Migliore, Paolo Siani, Elio Vito, Francesco Boccia, Enza Bruno Bossio, Santelli, Stumpo, Daniela Cardinale, Prestigiacomo, Epifani, Giulia Grillo.

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