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Cultura

Cei: “Governo serva il bene comune". Ad Assisi presentazione di "Francesco il ribelle", il libro di padre Enzo Fortunato

Un libro che invita a riflettere sulla figura "ribelle" di San Francesco, facendoci intravedere il volto del cristianesimo del­le prossime generazioni. Questo è "Francesco il ribelle. Il linguaggio, i gesti e i luoghi di un uomo che ha segnato il corso della storia", libro scritto da padre Enzo Fortunato e presentato oggi nel Salone Papale del Sacro Convento dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinal Gualtiero Bassetti, dal direttore dell'HuffPost Lucia Annunziata e dal direttore del TG1 Andrea Montanari.

San Francesco è oggi più che mai uno dei personaggi chiave per comprendere come si vada configurando il cristianesimo in questo inizio di terzo millennio, a partire dalle parole con cui Papa Bergoglio ha spiegato la scelta del suo nome: "Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri! Per que­sto mi chiamo Francesco, come Francesco da Assisi". Con la semplicità, la mitezza e l'intenso fuoco interiore che hanno contraddistinto la sua vita, ancora dopo otto secoli attrae nella Basilica dedicata al Santo di Assisi milioni di persone ogni anno.

Ma "perché scrivere un altro profilo biogra­fico? Non bastavano le tante biografie, alcu­ne delle quali eccellenti, uscite negli ultimi anni?", si domanda nella Prefazione il cardi­nale Pietro Parolin, Segretario di Stato va­ticano. "La risposta è che questo lavoro ha una sua caratterizzazione specifica. Si po­trebbe dire che si tratta di una lettura eccle­siale del Santo di Assisi. Padre Enzo Fortu­nato ha voluto mostrarci tutta l'attualità del pensiero e dell'azione di Francesco, men­tre la Chiesa cerca ogni giorno di compiere quel cammino in 'uscita' chiestole da Papa Francesco, di non essere cioè chiusa nel­le sue istituzioni, ma povera e aperta all'in­contro, capace di proporre il Vangelo con la parola e con la vita".

Francesco è l'uomo moderno, come moderna è la lingua che usa sia per la poesia sia per la predicazione. Era "un ribelle, certo, ma un ribelle obbe­diente. Un uomo obbediente, certo, ma un obbediente sempre libero", continua il car­dinale Parolin. "Come non leggere in con­troluce, nelle pagine di questo libro e nell'u­manità di Francesco d'Assisi, il progetto evangelico che Papa Francesco sta portando avanti per tutta la Chiesa?".

A margine della presentazione il cardinal Bassetti ha rivolto un appello al nuovo governo. "A un futuro governo dico soprattutto di essere totalmente al servizio della gente e di adottare quello che noi, anche nella dottrina sociale della Chiesa, chiamiamo il bene comune".

"Ho espresso la mia gioia per l'affluenza perché avevo raccomandato due volte, come presidente della Cei, che la gente andasse a votare", ha aggiunto il cardinale, parlando con i giornalisti. "Avevo proprio paura di un flop, che avrebbe voluto dire che la gente era lontana dalla politica, era disinteressata. Invece, la gente ha votato. A questo punto toccherà alla sapienza e prudenza del presidente della Repubblica, che darà le indicazioni più opportune".

"Di più per ora non posso dire", ha concluso Bassetti, "anche perché mi sono ripromesso di dare qualche giudizio più specifico durante il Consiglio permanente confrontandomi con gli altri vescovi".

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