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Esteri

Le Pen fa i complimenti all'invidiato Salvini. E ricorda la "caduta di Renzi, il Macron italiano"

NurPhoto via Getty Images
NurPhoto via Getty Images 

Marine Le Pen è stata rieletta a Lille, dal Congresso del Front National, presidente del partito, con il 100% dei suffragi. Era l'unica candidata. Marine comincia così il suo terzo mandato alla testa del partito che guida da quando, nel 2011, successe al padre e fondatore Jean-Marie, da oggi fuori dal partito per decisione del Congresso, che ha abolito la sua carica di "presidente onorario".

Secondo la presidente il nuovo nome del Front National dovrà essere Rassemblement National (Unione Nazionale). L'obiettivo di ribattezzare la formazione di estrema destra è di completare il suo "rinnovamento, condizione del suo successo", ha dichiarato Le Pen nel discorso pronunciato in chiusura del 16esimo congresso. Il nuovo nome sarà sottoposto al parere dei militanti del partito tramite voto via posta e il risultato non sarà noto entro sei settimane. "Il rinnovamento per il quale mi avete eletta, vi chiedo ora di portarlo a termine, è la condizione del nostro successo", ha dichiarato Marine Le Pen. "Propongo che il Front national diventi Rassemblement National", ha proseguito. "Ma sarete voi a votare su questo, sarete voi a decidere", ha concluso.

Le Pen ha parlato anche del voto italiano. "Matteo approfitto per salutarti e per farti i complimenti", ha detto rivolgendo un saluto a Salvini. "La nostra Assemblea nazionale è così poco rappresentativa... guardate i risultati e il numero dei deputati ottenuti dalla Lega in Italia, dal Fpoe in Austria", ha sottolineato, tornando a insistere sulla necessità di cambiare la legge elettorale francese, basata sul maggioritario. "Noi - ha ribadito - dobbiamo instituire lo scrutinio proporzionale alle legislative".

Le Journal du Dimanche, in un articolo intitolato "Quello che Marine Le Pen invidia al suo cugino italiano", ripercorre "l'idillio" fra la Lega e il partito di estrema destra francese. Sottolineando che prima era Salvini ad ispirarsi alla Le Pen, ora piuttosto il contrario. Messaggi incrociati di sostegno e di stima, alcuni resi pubblici altri no, e un'ammirazione sempre più evidente della presidente del FN per il leader leghista: "la Lega - ha detto Marine - è un movimento che si oppone all'Unione europea, vuole che le sovvenzioni, la solidarietà nazionale, riguardino prima gli italiani...". Al centro dell'"invidia" di Marine per Salvini, la possibilità di allearsi con la destra e superare il tradizionale isolamento del Front National. Una situazione sulla quale però è intervenuto oggi, rompendo per la prima volta un tabù, Thierry Mariani, ex ministro di Sarkozy ed ex deputato della destra dei Republicains: "è ora di cambiare le carte in talvolta - ha detto al Journal du Dimanche - Il Front National ha avuto un'evoluzione, vediamo se è possibile un accordo o un ravvicinamento".

Poi un passaggio sulla caduta di Renzi, descritto come il Macron italiano. "Un giovane leader, Matteo Renzi, 4 anni fa, si presentò e parlò di Europa e politica europeista come della migliore tradizione" per il suo Paese, ha detto Marine, continuando con un'allusione a Emmanuel Macron: questo "ci ricorda qualcosa...". "C'è stato un referendum - ha aggiunto Le Pen - e 4 anni dopo ci ritroviamo i nostri alleati della Lega alle porte del potere. Abbiamo assistito alla caduta del Macron italiano".

Il partito della Le Pen, però, sembra cambiare il nome ma non il vizio. Mentre lei tenta di accreditarlo come forza di governo di una destra moderata, il suo assistente parlamentare non sembra volerla aiutare. "Sporco africano", "scimmia", avrebbe urlato Davy Rodriguez, numero due del settore giovani del partito all'indirizzo di un barista di Lille, città dove si è tenuto il congresso in cui è stato proposto il cambio del nome del partito in un dialogante e rassicurante "Rassemblement national". Dialogante, però, non sembra Rodriguez in un filmato pubblicato da Buzzfeed, e girato con uno smartphone venerdì 9 marzo. Nel filmato si vedono Rodriguez tenuto a bada da una persona, che gli dice: "Cosa penserebbe, Marine, nel vederti così?"; a un certo punto viene fuori l'insulto "Negro di merda", e secondo testimoni a pronunciarlo insieme ad altri riportati da Buzzfeed è stato Rodriguez, che però nega, evocando "cabale politiche" e "montaggi" del filmato fatti da "esperti di informatica".

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