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Economia

"Noi progressisti: rispettiamo la cornice dell'Eurozona e i paletti del FMI sul debito". Il "ministro" M5S su Ft porge la guancia a mercati e Ue

Elisabetta A. Villa via Getty Images
Elisabetta A. Villa via Getty Images 

Una forza "progressista" a pieno titolo che può essere vista come protagonista del "rinnovamento" anche in Europa e non, come viene descritta, come minaccia per la stabilità ad opera di fanatici populisti. Lorenzo Fioramonti, indicato da Luigi Di Maio come ministro dello Sviluppo economico in un ipotetico governo M5S, interviene sul Financial Times con un articolo che, a ben vedere, sembra un messaggio rassicurante rivolto ai mercati e agli altri Paesi dell'Ue. Fioramonti presenta il Movimento al quale ha deciso di aderire accettando la proposta di Di Maio come "un bastione della stabilità", e una forza politica di natura "progressista" decisa ad operare nella cornice dell'Eurozona e ben consapevole dei paletti che l'Italia ha sul debito pubblico, secondo le raccomandazioni del Fondo Monetario Internazionale.

"In un contesto europeo segnato dall'ascesa dell'estremismo di destra, M5S dovrebbe essere visto come un bastione di stabilità, essendo riuscito a incanalare il malcontento popolare verso un'agenda progressista di riforme sociali ed economiche", scrive Fioramonti aggiungendo che la riuscita della strategia 5 Stelle è legata a doppio filo da come reagiranno le istituzioni europee e gli altri governi. "Da parte nostra, intendiamo operare all'interno della cornice dell'Eurozona" per un dialogo costruttivo con l'Ue.

Fioramonti richiama poi una delle misure più discusse, il reddito di cittadinanza, definito "reddito minimo" per chi perde il lavoro o chi lo cerca, "a patto che vengano rispettate una serie di rigorose condizioni". Il riferimento è ai paletti per l'accesso al reddito di cittadinanza: iscrizione ai centri per l'impiego, corsi di formazione ecc. Il candidato ministro M5S poi parla delle strategie da mettere in campo sul fronte dello "sviluppo sostenibile" e della lotta al cambiamento climatico. Strategie e obiettivi che possono essere raggiunti attraverso politiche mirate e attraverso la "riduzione del debito pubblico in linea con le raccomandazioni del Fondo Monetario Internazionale".

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