di Massimo Montali, segretario PD

PORTO RECANATI - Non c’è seconda o terza repubblica ed è dovere di chi fa politica rispettarla, visto che per la sua costituzione è stato versato sangue e sono stati fatti Montali Massimo podiosacrifici.
Abbiamo voluto prenderci del tempo per riflettere sull’esito elettorale perché i numeri sono stati severi nei confronti del nostro partito.

La sconfitta è stata netta, chiara ed inequivocabile, i risultati relegano il PD all’opposizione.
Il nostro partito anteporrà a tutto l’interesse nazionale, nel rispetto di quello che sarà il suo ruolo istituzionale.

Il presidente Mattarella indicherà la via per poter uscire da questa situazione, dove un sistema elettorale proporzionale (voluto quasi da tutti) ci ha portato.

Abbiamo scontato anni di governo con sacrifici verso i cittadini molto duri, e il tutto per serietà e rispetto nei confronti dei ruoli internazionali che ha l’Italia.
La nostra proposta politica era semplice e non aveva misure di effetto, sulle pensioni, sul reddito di cittadinanza piuttosto che sui rimpatri.

Il PD con la sua esperienza di governo sa benissimo che non si possono ingannare i cittadini.

Ora chi ha numeri e proposte politiche simili su pensioni, redditi e unione europea dia un governo al paese e faccia vedere come concretizzare le loro proposte.

Quanto a noi abbiamo la necessità di riprendere quella ampia fetta di elettorato che, nonostante condivida i principi alla base della proposta politica del Partito Democratico, ci ha voltato le spalle.

Saremo attenti nel verificare se si realizzeranno le troppe e facili promesse pre-elettorali di destra e 5 stelle

Faremo una sana autocritica sull’esserci distaccati, forse troppo, da quelle che sono le aspettative dei ceti sociali che vogliamo rappresentare.

Ci attende un duro lavoro che deve partire dalle realtà locali, un lavoro di aggregazione e dialogo che qui a Porto Recanati abbiamo già iniziato incontrando forze politiche e associazioni, non ultima “Bene Comune”.

Siamo convinti di dover trovare una proposta che renda proficuo un dialogo anche con quelle forze moderate che non possono trovare spazio nelle politiche di un centro-destra a trazione leghista e men che meno nelle velleità dei 5 stelle.

La situazione nazionale ci impone senso di responsabilità, quello che ci è consono, e che negli anni precedenti è stato sbeffeggiato da Grillo ed i suoi accoliti durante le consultazioni per la formazione dei governi del PD nelle dirette streaming.

Non saremo quelli delle vendette o delle ripicche, ma ora ciascuno si deve prendere le responsabilità che gli elettori gli hanno affidato, lo facciano senza tirare per la giacchetta il PD.