La festa della Liberazione a Napoli è stata celebrata con diverse iniziative, l’omaggio al Mausoleo dei caduti di Posillipo, al monumento a Salvo D’Acquisto in Piazza Carità, un corteo nei pressi della Stazione centrale.
“Napoli vive la liberazione ‘con grande importanza soprattutto perché nella storia l’abbiamo anticipato: prima del 25 aprile ci sono state le Quattro Giornate del 1943 con cui ci siamo liberati come popolo da soli dall’oppressione nazifascista”- ha detto il sindaco Luigi de Magistris in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile”. “Questa giornata non deve essere solo per ricordare, ma anche per continuare a resistere contro le nuove violenze, gli autoritarismi e le ingiustizie che sono ancora molto forti e in favore dell’attuazione della Costituzione che dopo tanti anni si sta ancora difendendo – ha continuato il primo cittadino – Qui i valori costituzionali si avvertono ogni giorno. Napoli è città profondamente antifascista”. Il sindaco ha deposto una corona di fiori al Mausoleo di Posillipo ed una in piazza Carità al monumento a Salvo D’Acquisto. La Costituzione ”qualche volta scricchiola, a volte sembra che riparta ma ancora bisogna attuarla in pieno e Napoli sta facendo il massimo per farlo” – ha aggiunto
Napoli, corteo antirazzismo: Un colorato corteo composto da 1500 persone, nella stragrande maggioranza da migranti africani e palestinesi è partito da piazza Garibaldi, diretta a Materdei nell’ex Opg occupato. Presenti delegazioni di Potere al Popolo, del Partito comunista e dell’Arcigay. L’iniziativa di lotta è stata organizzata dalla rete di centri sociali. I lavoratori migranti e rifugiati chiedevano il rispetto dei diritti. “Per concedere il permesso di soggiorno temporaneo in favore dei richiedenti asilo trascorrono da 6 mesi a un anno, gli organismi di valutazione, le commissioni perdono molto tempo per valutare i casi e decidere la permanenza in Italia” – denunciano i migranti.
(foto ex Opg, Velia Cammarano Ufficio stampa comune di Napoli e Cgil Napoli)