Napoli, vince la piazza di de Magistris: ma la città è assente

L’amministrazione comunale promuove la protesta contro il debito ingiusto: 3.000 in piazza Municipio. Le opposizioni danno vita a tre contromanifestazioni: in piazza Trieste e Trento i vertici locali del Pd vanno via all’arrivo di Casapound e Forza Nuova, invitate al presidio civico

Vince la piazza di de Magistris, ma la città è assente nel giorno della sfida a distanza tra quattro manifestazioni. C’è piazza Municipio, con il palco del sindaco e circa 3.000 persone a protestare contro “il debito ingiusto” che schiaccia il Comune di Napoli. A 400 metri, in piazza Trieste e Trento, sono circa 500 alla contromanifestazione “Verità per Napoli”, promossa da oltre 50 associazioni civiche: niente bandiere, ma il presidio è un patchwork di Pd, Lega, Forza Italia ed estrema destra. Mescolati tra loro trovi tanti ex Pci ed Msi, divisi dalle ideologie in un’altra vita, oggi riuniti dall’ostilità al sindaco. Quando arrivano anche Casapound e Forza Nuova forse è troppo, e vanno via Assunta Tartaglione e Massimo Costa, rispettivamente segretario regionale e metropolitano del Partito Democratico. Lasciano anche il presidente del Pd Napoli, Tommaso Ederoclite, e la senatrice Valeria Valente. Altri dem invece restano. A completare il quadro altre due manifestazioni contro l’amministrazione. C’è il sit-in di Fratelli d’Italia, a largo Berlinguer, e quello di Sud Protagonista sotto la Corte dei Conti, per solidarietà ai giudici contabili che hanno bocciato il bilancio comunale 2016, dove non era stato inserito il maxi debito con il consorzio CR8 per i lavori del terremoto. Una decisione che, assieme alla sanzione da 85 milioni, spinge Palazzo San Giacomo verso il baratro del dissesto.

 

 DE MAGISTRIS: “FIDUCIA NELLA COLLABORAZIONE DEL M5S” – Nella piazza di de Magistris le bandiere ci sono eccome, e sono tutte rosse. “E’ la prima manifestazione contro il debito ingiusto in Italia – esordisce de Magistris dal palco – con oggi siamo passati alla storia. Qualcuno ha provato a dividere la città, ma questa è una piazza di unità e di pace, una piazza che pone una questione che interessa l’intera collettività. La nostra non è una battaglia sul debito, ma una battaglia contro il debito ingiusto”. Subito parte un attacco alla vicina contromanifestazione. “Dopo questa giornata – arringa la folla il sindaco – non è neanche più sufficiente cancellare il debito, ci devono risarcire perché siamo vittime della stagione del terremoto e dell’emergenza rifiuti. Dovranno pagare anche gli interessi. Non avranno pace quelli che si gireranno dall’altra parte”. “Spiace chi si è defilato e chi si è messo contro – aggiunge – Mi sembra che il Pd sia spaccato e sono convinto che a tanti militanti e dirigenti del partito non piaccia vedere il partito con Forza Nuova, Casapound e Lega”. Ma de Magistris tenta di spaccare il fronte variegato degli avversari, e apre al M5S. ” Chi si è presentato come il nuovo – spiega – dovrà dimostrare se è come gli altri o se comincerà a pensare di allearsi con il popolo del Sud e con i bisogni e i diritti del popolo italiano. Dalle interlocuzioni che ho avuto con i vertici del M5S – ho fiducia che loro si potranno differenziare da chi ha oppresso questo territorio col debito e lo ha messo sotto attacco e iniziare finalmente una leale cooperazione istituzionale tra chi legittimamente aspira a guidare il Paese e chi legittimamente è forza di maggioranza in Parlamento e chi legittimamente amministra una delle città più belle del mondo. Oggi abbiamo tutti la possibilità di dare una prova di maturità”. Ma il sindaco arancione precisa, anche, che non chiederà “leggi speciali per Napoli, ma una legge che valga per tutti i Comuni che hanno subito il debito odioso e i commissariamenti di Stato”. Infine, la strategia. “Chiederemo innanzi tutto un incontro al Presidente della Repubblica, che è stato sempre attento alle questioni di Napoli e per il quale portiamo rispetto come garante dell’unità nazionale. Poi ai presidenti di Camera e Senato, dei gruppi parlamentari e in particolare a chi ha vinto le elezioni”.

 

LA CONTROMANIFESTAZIONE: “IL DEBITO INGIUSTO NON C’E'” – “Il debito ingiusto non esiste. Ed è paradossale che un ex magistrato promuova una manifestazione di piazza contro una sentenza. I cittadini dicono basta, siamo stufi”. A parlare dal palco della contromanifestazione è Gaetano Brancaccio, organizzatore del presidio di piazza Trieste e Trento sotto la sigla della rete Insieme per Napoli. In piazza tanti esponenti di partiti, ma i promotori rimarcano il carattere civico dell’evento. L’obiettivo è far partire dei punti informativi nelle prossime settimane, in ogni municipalità cittadina. “Siamo stanchi. Vogliamo una città europea – dice Brancaccio – e invece abbiamo un’amministrazione di incompetenti, che ha triplicato il debito ed ha violato le regole”. Tacciono gli esponenti del Pd. Presenti anche diversi forzisti, ma a titolo personale, perché il partito non aveva aderito ufficialmente. Parla, ineve, il leader campano della Lega, Gianluca Cantalamessa: “La manifestazione è stata organizzata da associazioni civiche che hanno provveduto a invitare tutti i partiti politici. Io sono qui su invito di associazioni civiche, di una delle quali sono anche socio fondatore. Vediamo quello che unisce, cioè l’amore per Napoli, non quello che separa”. Sulla stessa linea Emmanuela Florino, esponente di Casapound: Siamo stati invitati dagli organizzatori e siamo venuti come cittasini. A me, che ci sia il Pd o una persona di sinistra, non mi crea alcun problema. Anzi, se si riuscissero a evitare divisioni probabilmente potremmo proporre qualcosa in alternativa a de Magistris”.

 

FDI: “DE MAGISTRIS NASCONDE POLVERE SOTTO IL TAPPETO” – Qualche tensione al presidio di Fratelli d’Italia, quando da via Toledo passano i centri sociali diretti alla manifestazione del Comune. Ma poi tutto fila liscio, grazie al cordone di forze dell’ordine. “De Magistris ha nascosto la polvere sotto al tappeto quando si è insediato, rendendosi complice e perfetto erede delle amministrazioni di sinistra che dagli anni ’70 hanno male amministrato Napoli – tuona il consigliere comunale Andrea Santoro -. Il risultato è una città in ginocchio, con società pubbliche fallite ed anche quelle private, le tante che vantavano crediti con il Comune e che non hanno retto i tempi lunghissimi di attesa per il pagamento delle loro spettanze”.

 

SUD PROTAGONISTA: ” LE OPPOSIZIONI SIANO INTRANSIGENTI ANCHE IN AULA – Il quarto presidio di giornata è organizzato sotto la Corte dei conti da Salvatore Ronghi, esponente della destra sociale missina e ora segretario Federale di Sud Protagonista. “L’auspicio è – dichiara – che le opposizioni a De Magistris, che oggi stanno manifestando più piazze, continuino a farlo all’interno del Consiglio comunale in maniera dura e intransigente per tirare Napoli fuori dal precipizio ma anche per far emergere con chiarezza chi veramente fa opposizione al sindaco e chi, invece, come il Pd, finge di fare opposizione e poi fa accordi in chiaro e sotto banco, come avvenuto per la Città Metropolitana”.

(Foto Ufficio stampa Comune di Napoli e Insieme per Napoli/Fb)

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