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lunedì, Aprile 29, 2024

Sull’isola d’Ischia ricordata la fondazione del PCD’I

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Nella ricorrenza del 98° anniversario della fondazione del PCd’I avvenuta a Livorno il 21 gennaio 1921, sull’isola d’Ischia, nella Sede nazionale Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, in occasione dell’evento si è tenuta un’interessante conferenza aperta dalla relazione del Segretario generale Domenico Savio il quale, oltre a tracciare un bilancio della presenza del Partito fondato da Antonio Gramsci nella storia italiana, ha sottolineato l’incidenza che il PCd’I ha avuto nella lotta antifascista clandestina, nella guerra civile partigiana, nella sconfitta del nazi-fascismo, nell’emancipazione della coscienza collettiva e nel passaggio dalla dittatura monarco-fascista alla Repubblica. Savio, il cui Partito si considera erede del patrimonio ideale e politico del PCd’I, ha rimarcato la necessità storica del superamento del sistema economico e sociale capitalistico con quello socialista e questo per dare finalmente dignità esistenziale agli esseri umani e anche per fermare la distruzione per inquinamento del nostro Pianeta. “Anche perché, cari compagni e amici – ha dichiarato Domenico Savio – è in pericolo la stessa sopravvivenza del Pianeta con l’attacco che il capitale porta all’ambiente per accumulare sempre più ricchezze sfruttando a dismisura foreste e risorse minerarie. Il capitale non si preoccupa minimamente della sopravvivenza  del nostro Pianeta perché è ingordo nell’accumulare ricchezza anche a costo di distruggere l’equilibrio ambientale e persino la vita sulla Terra”. Domenico Savio, terminato l’excursus sulla storia del PCd’I, si è intrattenuto sull’attuale situazione politica italiana attaccando senza mezzi termini il cosiddetto governo giallo-verde di Lega e Movimento 5 Stelle. “Tutti sappiamo – ha detto Savio – qual è la politica reazionaria della Lega e quella populista ed antiproletaria del Movimento 5 Stelle. Purtroppo gran parte della classe lavoratrice italiana si fa abbindolare e ingannare dal sistema dominante e finisce per dare voto e sostegno a queste forze politiche. E a noi comunisti tocca il compito di smascherare tali inganni e di cercare di orientare i lavoratori italiani nella direzione della difesa degli interessi immediati e futuri della loro classe sociale umiliata dall’infame sistema economico capitalistico dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, delle discriminazioni e delle disuguaglianze economici e sociali e dei diritti negati”.  Domenico Savio ha concluso la sua relazione sottolineando che il marxismo-leninismo rappresenta l’unica teoria e strategia possibili con cui la classe lavoratrice del braccio e della mente può costruire il nuovo ordine sociale socialista e che il PCIM-L sin dalla sua nascita lavora in questa direzione. “Il Marxismo-Leninismo – ha concluso il Segretario generale del P.C.I.M-L. – è la cultura, è la teoria, è la strategia politica ed organizzativa per poter sconfiggere l’avversario di classe e procedere alla costruzione del nuovo ordine sociale della classe lavoratrice, ovvero il socialismo. E il P.C.I.M-L. da vent’anni lavora in questa direzione. Il movimento operaio italiano oggi più che mai ha bisogno di far crescere il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista. C’è la tempra ideale, c’è la tempra rivoluzionaria, c’è l’entusiasmo e c’è la volontà, le difficoltà sono solo nell’accrescere i consensi, la militanza di classe e rivoluzionaria. E dobbiamo lavorare affinché questo possa  avvenire quanto prima”.

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