Mattarella firma decreto, Visco confermato in Bankitalia

Mattarella firma decreto, Visco confermato in Bankitalia
Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco
27 ottobre 2017

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto di nomina del dottor Ignazio Visco a Governatore della Banca d’Italia. Visco resta alla guida della Banca d’Italia per altri sei anni, con un secondo mandato che inizia ancora nel segno dell’alta tensione. Dopo dieci giorni di incertezza, il governatore è stato confermato da Gentiloni. Una scelta che chiude una lunga scia di polemiche, che rischiano però di riaccendersi prossimamente tra la campagna elettorale e la commissione d’inchiesta sul sistema bancario. Del resto, i primi sei anni di Visco a Palazzo Koch sono cominciati nel novembre 2011 con l’Italia a rischio default e terminano con uno scontro politico-istituzionale senza precedenti. Per il numero uno di Via Nazionale, nel mirino soprattutto del leader Pd Matteo Renzi e dei Cinque Stelle, il nuovo incarico si profila come una sfida molto impegnativa. “Con Gentiloni abbiamo un’opinione diametralmente diversa su Banca d’Italia”, ha detto il segretario dem, che non appare intenzionato ad ammorbidire la sua posizione critica verso Palazzo Koch.”Il nostro e’ un rapporto di lunga data – ha sottolineato il segretario del Pd – L’ho difeso quando lo volevano estrometterlo dalle liste nel 2013, l’ho proposto ministro degli Esteri sorprendendo tanti nel novembre 2014, l’ho suggerito come presidente al mio posto nel 2016. Credo – ha aggiunto – che abbia fatto bene il suo lavoro, sempre. Non condivido una sua scelta, quella di Visco, ma rispetto il presidente del Consiglio e le sue funzioni. E abbiamo mille battaglie da fare insieme, ancora”. Attacchi e accuse che da più parti, negli ultimi anni, hanno bersagliato Via Nazionale impegnata nella vigilanza bancaria in uno dei periodi più difficili della storia per gli istituti di credito.

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“Credo che Renzi fosse l’ultimo a dovere chiedere la sostituzione di Visco poiche’ le sue responsabilita’ verso gli italiani al cospetto del sistema bancario sono ancora piu’ gravi di quelle di Visco, ma penso che sia stato comunque un errore la riconferma di Visco – ha ribadito la leader di FdI Giorgia Meloni -. Noi come Fratelli d’Italia abbiamo presentato una mozione con la quale chiedevamo la sostituzione, non solo di Visco, ma di tutti i vertici di Bankitalia e di tutti i vertici di Consob, che hanno delle responsabilita’ molto gravi sulla non vigilanza rispetto ad un sistema bancario che ormai ha questo viziaccio di privatizzare gli utili e socializzare le perdite”. Gli anni al vertice di Bankitalia per l’ex capo economista dell’Ocse, sono stati segnati dalla crisi economica e dai fallimenti delle banche. Dallo scandalo Mps all’inizio 2013 per la vicenda derivati al fallimento nell’autunno 2015 di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, con migliaia di risparmiatori duramente penalizzati; dal travagliato salvataggio del Montepaschi alla fine del 2016 alla soluzione in extremis della crisi di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Vicende in cui diversi banchieri sono stati coinvolti in procedimenti giudiziari, screditando il sistema bancario e con la Banca d’Italia messa sotto accusa per il suo ruolo di controllo. Nonostante la mozione parlamentare anti-Visco del Pd, il governatore è riuscito a ottenere il secondo incarico, sostenuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e forte del supporto a distanza del suo predecessore, il presidente della Bce Mario Draghi. In una fase ancora delicata per l’Italia, l’esigenza di stabilità ha prevalso sulle pressioni politiche per una “fase nuova” in Via Nazionale. Il futuro prossimo per Visco non sembra però in discesa, perché il sistema bancario sembra aver superato i momenti più difficili ma deve ancora smaltire del tutto l’eredità della crisi, proprio mentre la Bce avvia l’allentamento del Quantitative easing. E con le urne sempre più vicine, la questione banche potrebbe tornare a infiammare il dibattito elettorale.

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