Cronache

Arabi gratis al Museo Egizio, bufera sull'iniziativa a Torino

L'iniziativa campeggia sui mezzi pubblici: al Museo Egizio di Torino biglietto scontato per le coppie con carta d'identità araba. E scoppia la polemica

Arabi gratis al Museo Egizio, bufera sull'iniziativa a Torino

"È il momento di scoprire le meraviglie del museo Egizio. Da oggi entri in due con un solo biglietto a tariffa intera, ti aspettiamo".

Un'iniziativa lodevole quella del museo di Torino. Se non fosse che è riservata "ai visitatori di lingua araba": "Basta mostrare un documento. solo per te 2 x 1: due biglietti al prezzo di uno", recita la pubblicità sui mezzi pubblici del capoluogo piemontese e sul sito del museo. Pubblicità che - peraltro - è scritta totalmente in arabo e raffigura una coppia sorridente, lei velata e lui alle sue spalle.

La promozione - in realtà attiva già da tempo e che già un anno fa aveva suscitato polemiche - ha fatto infuriare i cittadini. Ma anche Giorgia Meloni che l'ha bollata come "delirante". "Ricordiamo che il museo Egizio di Torino prende sovvenzioni pubbliche, è finanziato coi soldi degli italiani e che tra i cinque membri del CdA ci sono un esponente designato dal Comune di Torino, uno dalla Regione Piemonte e il presidente nominato direttamente dal ministero dei beni culturali", tuona la leader di Fratelli d'Italia su Facebook, "Chiediamo che questa aberrazione sparisca immediatamente e lanciamo un appello agli italiani: salvatevi dal mix letale Pd-M5S. Se volete un governo di patrioti non votate per chi censura la lingua italiana, mette il velo alle donne e usa i soldi pubblici per queste iniziative senza senso. Il 4 marzo scegliete un governo di patrioti, votate Fratelli d'Italia".

"Razzismo contro gli italiani, pazzesco", dice invece il segretario della Lega, Matteo Salvini, "Al Museo Egizio di Torino (finanziato dai cittadini italiani) biglietti sconto solo per i visitatori arabi. Ma siamo matti? Qualcuno deve chiedere scusa e dimettersi.

Ovviamente giornali e telegiornali nasconderanno la cosa".

Commenti