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Roma, scoppia il caos rifiuti Il governo: "È ora di agire"

Per smaltire i rifiuti la Raggi chiede aiuto all'Abruzzo. Galletti: "Roma non può permettersi un'altra emergenza"

Roma, scoppia il caos rifiuti Il governo: "È ora di agire"

È sempre più caos rifiuti a Roma, dove il sindaco Virginia Raggi ha prima rifiutato - dopo averlo richiesto - l'aiuto dell'Emilia Romagna pur di dare la colpa al Pd e ora chiede soccorso all'Abruzzo.

"Tutti sanno che dal 2013 - anno di chiusura della discarica di Malagrotta, con il Pd che si dimenticò di pianificare una alternativa - il piano regionale del Lazio non è stato ancora aggiornato", accusa questa mattina l'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari, "Di conseguenza, la Regione non riesce a trovare una alternativa per accogliere le tonnellate di indifferenziato prodotte da cittadini e imprese. Al momento Roma raccoglie i rifiuti e prova a conferirli nelle poche strutture della Regione che, però, sono evidentemente insufficienti. Quindi, ci auguriamo che l'Abruzzo dia il via libera alla richiesta di accogliere rifiuti in impianti di Trattamento Meccanico Biologico. Si tratta di una richiesta presentata da Ama alla Regione Lazio lo scorso 22 ottobre ma che Zingaretti ha sbloccato soltanto dopo un mese per un 'mancato funzionamento del sistema informaticò".

"La Regione Abruzzo non è insensibile ai problemi e alle emergenze di Roma", assicura intanto il governatore abruzzese, Luciano D'Alfonso, "Vogliamo però conoscere i termini della questione: vogliamo un curriculum sui termini dell'emergenza rifiuti, sui tempi, sulle quantità e su quello che stanno facendo per riorganizzarsi rispetto a questo dramma. Noi abbiamo una capacità ulteriore di trattare l'indifferenziato che va molto oltre il nostro fabbisogno e questo lo mettiamo a disposizione dell'Italia, però a certe condizioni". D'Alfonso ha sottolineato però di essere ancora in attesa di un contatto istituzonale "come si fa nella civiltà del diritto e delle istituzioni".

Sul caso è intervenuto oggi anche il governo: "Roma non può permettersi un'emergenza rifiuti come quella che si sta prefigurando ancora una volta", tuona il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, "Se da una parte vedo tanta solidarietà istituzionale da alcune Regioni, penso innanzitutto all'Emilia Romagna come anche all'Abruzzo, dall'altra devo segnalare logiche che nulla hanno a che vedere con la gravità e l'urgenza del problema. Il Ministero ha promosso in questi mesi un tavolo tecnico con Regione e Comune per affrontare i nodi strutturali che compromettono la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti: da lì è emerso ciò che è chiaro a tutti, ovvero la cronica carenza impiantistica che determina una situazione particolarmente delicata nella Capitale.

La mia disponibilità a cercare una soluzione non è mai mancata: ma se il ragionamento di partenza è dare un colore politico ai rifiuti si rischia grosso".

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