Cronache

Ubriaco litiga con la moglie, getta la figlia dal balcone e poi accoltella figlio

In escandescenze per aver perso la potestà genitoriale, l'uomo ha litigato con la moglie. Poi si è accanito sui due figli: la bimba è in gravi condizioni

Ubriaco litiga con la moglie, getta la figlia dal balcone e poi accoltella figlio

Dramma familiare nel rione periferico e popolare "Paolo VI" di Taranto. Dopo aver litigato violentemente con la ex moglie al telefono, l'uomo, pesantemente ubriaco, si è vendicato sui figli. Prima ha afferrato la più piccola, di appena tre anni, e l'ha lanciata dal balcone dell'appartamento in viale XXV Aprile che si trova al terzo piano. Poi si è avventato contro l'altro figlio, che non ha ancora compiuto dieci anni, e lo ha accoltellato alla gola ferendolo gravemente. Anche la bimba più piccola versa in condizioni gravissime e per questo è stata ricoverata d'urgenza nell'ospedale "Santissima Annunziata" di Taranto.

Il padre violento, un 49enne che è andato in escandescenze per aver perso da poco la potestà genitoriale sui due bambini, è stato subito arrestato anche grazie all'utilizzo dello spray al peperoncino. Al momento di essere caricato sulla volante dei carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Taranto, guidato dal tenente colonnello Roberto Spinola, ha rischiato il linciaggio da parte di alcuni residenti della quartiere "Paolo VI". La lite, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, è scoppiata a casa della nonna dei piccolini, la madre dell'arrestato. Non era la prima volta che quest'ultimo esplodeva in eccessi d'ira. Il mese scorso, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, era già stato condannato per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Oggi l'ennesima follia al termine dell'ennesima, violenta litigata al telefono con la ex moglie da cui si era ormai separato. In preda alla rabbia per la discussione sulla divisione degli incontri tra genitori, l'uomo ubriaco si è, infatti, vendicato accanendosi sui figli. Le grida disperate hanno immediatamente richiamato i vicini. Anziché fuggire, l'uomoè rimasto sul posto fino all'arrivo dei carabinieriche gli hanno messo le manette ai polsi e lo hanno portato dai vicini che volevano linciarlo. (Guarda la gallery)

La bambina è in fin di vita. È stata sottoposta a un delicato e complicato intervento chirurgico nell'ospedale 'Santissima Annunziata' di Taranto. Le sue condizioni sono molto gravi. I medici stanno cercando di drenare liquido nel torace. La piccola ha importanti lesioni al fegato e ha riportato due traumi molto seri, uno cranico e l'altro mascellare. "La piccola paziente, giunta in condizioni gravissime di instabilità emodinamica e respiratoria, è stata immediatamente assistita dal Trauma Team Ospedaliero", ha fatto sapere l'Asl di Taranto. "La paziente è stata stabilizzata transitoriamente in modo da essere sottososta al Tc total body per politrauma. Successivamente, in condizioni gravissime, è stata sottoposta ad intervento chirurgico di salvataggio di laparotomia abbreviata secondo i criteri della damage control surgery" .Il fratellino invece se la caverà con una prognosi di 15 giorni.

La tragedia di oggi nel rione Paolo VI ricorda per alcuni versi altre maturate nel contesto familiare nel Tarantino. Nel 2008 un uomo uccise in casa a coltellate le due figliolette, poi uccise la moglie e quindi si recise l'arteria femorale, morendo dissanguato.

Nel 2016 invece un uomo uccise sempre in casa la moglie dopo averla percossa, poi portò il figlio piccolo con sè in una casa di campagna non distante da Taranto, dove lo uccise e poi si tolse la vita.

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