Cronache

Vermi, larve, grilli: da gennaio gli insetti sulle tavole degli italiani

Secondo un sondaggio della Coldiretti, il 54% degli italiani è contrario all'introduzione degli insetti a tavola

Vermi, larve, grilli: da gennaio gli insetti sulle tavole degli italiani

Grilli, formiche, vermi, scorpioni sulle tavole degli italiani. Dal primo gennaio 2018 entra in vigore il nuovo regolamento Ue sui "novel food" che riconosce gli insetti sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali dei Paesi Terzi e apre alla loro produzione e vendita anche in Italia.

Coldiretti, nella giornata conclusiva del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Cernobbio, ha svelato la novità. L’organizzazione degli agricoltori ha apparecchiato anche una tavola con piatti che hanno coniugato la tradizione della cucina italiana con i nuovi ingredienti. Dalle cimici d’acqua della Thailandia, ai millepiedi cinesi, alla pasta all'uovo condita con i grilli.

Secondo un sondaggio della stessa organizzazione agricola, il 54% degli italiani è contrario alla novità, 24% si è detto indifferente, il 16% favorevole, mentre il 6% non ha risposto.

"Qualcuno è complice di questa Europa e di queste scelte che non sanno che cos'è l'agricoltura italiana svendendola e quindi dovrà risponderne - ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini -. Avete fatto una mostra degli insetti, ma chi ha votato a ottobre 2015 quella roba lì ? Chi, gli alieni?". Il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina ha subito replicato invitando Salvini a "guardare bene le date degli accordi commerciali di questi anni che adesso contestano, perché è il Governo di cui lui faceva parte, gli anni del governo Berlusconi e della destra, ad averli approvati in sede europea".

"Queste sono frontiere su cui è giusto discutere e capire fin dove si può arrivare, garantendo anche un punto di equilibrio a queste novità. Ne parleremo, ne parleremo ancora tanto", ha rassicurato il ministro Martina.

La Fao

Al mondo ci sono circa 2mila specie di insetti che sono considerate commestibili e che vengono consumate da almeno 2miliardi di persone.

Il loro utilizzo in cucina è promosso dalla Fao, l'organizzazione Onu per l'alimentazione e l'agricoltura, secondo la quale il consumo di questi animali sarebbe un valido alleato contro la fame.

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