Cronaca locale

Bandiere di Forza Italia nell'inferno Rogoredo: "La sicurezza è libertà"

Fiaccolata nel quartiere simbolo del degrado. E domani Berlusconi con gli azzurri a teatro

Bandiere di Forza Italia nell'inferno Rogoredo: "La sicurezza è libertà"

Rogoredo è un simbolo. Il nome del quartiere oggi coincide col boschetto della droga. «Rogoredo era un'isola felice» dice una commerciante, con una fiaccola in mano, davanti alla chiesa della Sacra famiglia. «Da tre anni la situazione è peggiorata, prima non era così» riferisce, e intanto racconta che sta per chiudere, e per spostare altrove il suo negozio». Rogoredo un tempo non era Milano. Adesso è il simbolo della rabbia e della paura che si respira nelle periferie milanesi. E Forza Italia ha voluto vedere da vicino questa ferita. La fiaccolata è partita dalla piazzetta di via Monte Peralba, e passando dai boschetti dello spaccio è arrivata alla stazione ferroviaria, la seconda della città. I parchetti di Rogoredo sono la prima piazza di spaccio del Nord-Italia. I trafficanti di morte si servono di infrastrutture di prim'ordine, pianificate ovviamente per i pendolari: treni, metro, passante, autostrada, tangenziale. Dalle prime ore del giorno fino a notte fonda è tutto un via-vai ininterrotto di spacciatori e tossicodipendenti che dalla stazione si incamminano verso il cuore del bosco. A farne le spese, i residenti del quartiere, vittime del degrado, dell'insicurezza, degli scippi; costretti a convivere con rifiuti e siringhe ovunque, anche sulle scale del cavalcavia. E la coordinatrice regionale di Forza Italia, Mariastella Gelmini, è voluto arrivare, sotto la pioggia, fino alle porte del boschetto di via Orwell. «Questo è l'emblema di come la sicurezza a Milano sia una chimera. Sala aveva detto che le periferie sarebbero state la sua ossessione, però vediamo una città in cui le condizioni di sicurezza non sono quelle che i cittadini meritano. Servono risposte». Le risposte degli azzurri sono quelle che Gelmini ha ricordato con Federica Zanella, candidata del centrodestra nel collegio uninominale. «Questi quartieri sono occupati - ha spiegato Zanella - questo è occupato dalla criminalità e dallo spaccio, spesso presidiato da clan di clandestini, e noi chiediamo che siano rispediti in patria. La sicurezza per noi è una priorità». Domani ne parlerà anche il presidente di Fi, Silvio Berlusconi, al teatro Manzoni. «Noi vogliamo un rafforzamento delle forze dell'ordine, coadiuvate dall'esercito - ha detto Zanella - perché la gente deve recuperare la percezione di sicurezza, che vuol dire anche libertà». C'erano i comitati di quartiere: non solo i «cittadini attivi» di Rogoredo, ma il comitato Salomone, e quello del Parco Alessandrini. «Non basta ripulire ogni tanto il boschetto - ha detto Rosa Pozzani - occorre un lavoro più strutturato». Con loro candidati ed eletti azzurri. Gli assessori zonali Pietro Celestino, Laura Schiaffino e Giovanni Esposito. E il presidente del Consiglio municipale Oscar Strano, ha chiesto un intervento corale, anche socio-sanitario, per bonificare un fenomeno che coinvolge anche i micro-traffici dei quartieri vicini, e provoca abusivismo e degrado fino al Corvetto o a via Salomone. «I cittadini di questi quartieri, nella nostra grande città, sono trattati come avviene nel cosiddetto terzo mondo - ha detto il consigliere azzurro Vidal Silva - Arrivo dal Perù, Paese in via di sviluppo, queste cose le ho già viste negli anni Ottanta.

E il sindaco accentra tutte le sue deleghe nel Comune: i Municipi non possono esercitare pienamente il loro ruolo».

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