Cronaca locale

E in via Padova scatta una «catena umana»

Il 5 maggio manifestazione per rilanciare il modello d'integrazione già fallito

Un «antipasto» alla tavolata da Guinness dei primati per 50mila immigrati promossa dal Comune. Il 5 maggio alcuni comitati di quartiere con Partito Democratico, Liberi e Uguali, Verdi, Sinistra x Milano promuovono una «catena umana» in via Padova battezzata «via del mondo» anche se il vecchio tentativo dell'ex sindaco Pisapia di trasformarla in un laboratorio dell'integrazione si è scontrata con la realtà di risse, accoltellamenti quotidiani e spaccio nel quartiere. Dalle ore 16 scrivono i comitati «costruiremo da piazzale Loreto a Crescenzago una catena umana colorata di volti, di sorrisi, di persone. Chi vorrà porterà un simbolo o una bandiera, in segno di confronto e di dialogo e non di chiusura e di esclusione». Con questa iniziativa dicono «vogliamo dire a tutta la città che noi, abitanti di via Padova, non vogliamo muri tra le persone ma ponti per comunicare e per poter vivere meglio. Via Padova è da sempre una via di migranti: in passato ha accolto migliaia di immigrati arrivati da ogni parte d'Italia e lo stesso accade oggi con i migranti provenienti dall'Asia, dall'Africa, dall'America latina e da altri paesi europei.

Vogliamo che via Padova rappresenti la possibilità di vivere bene insieme, che sia un luogo dove tutti coloro che vi abitano possano costruire un futuro per sé e per i propri figli, senza discriminazioni».

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