Cronaca locale

"Ho assunto tanti stranieri. E dico: fuori i clandestini"

Il capolista della Lega: "Il Pd ci chiama razzisti? Difendiamo le regole e i lombardi senza lavoro"

"Ho assunto tanti stranieri. E dico: fuori i clandestini"

Imprenditore nel campo della ristorazione (solo negli ultimi anni ha lanciato le catene «Fatto bene» e «Ghe sem»), ex consigliere in zona 7: Gianmarco Senna, capolista della Lega in Regione Lombardia, cosa possono aspettarsi da lei i colleghi commercianti?

«In campagna ho incontrato tutte le categorie ma vista con la mia storia personale, di imprenditore da trent'anni nel mondo della ristorazione, conosco ovviamente molto bene i problemi dei commercianti. E nella Regione più svelta d'Italia c'è ancora molto da fare per velocizzare le procedure burocratiche, vorrei digitalizzare maggiormente il rapporto tra cittadini e amministrazione».

Quale richiesta le hanno fatto più spesso durante la campagna?

«Il tema sicurezza è costante. Sono appena stato al mercato di via Cermenate e di via Bentivoglio, poi andrò in via Padova, la percezione del rischio nelle periferie è diffusa, io dico basta zona ghetto. Ma penso anche al problema sicurezza sul lavoro: ho incontrato tanti autisti e controllori Atm, ragazzi che non prendono stipendi stellare e rischiano ogni giorno di essere aggrediti perchè la situazione è fuori controllo».

Cosa può fare la Regione?

«Intanto una centrale unica operativa per la polizia municipale. Poi le politiche per la sicurezza dipendono molto dal governo centrale, per cambiare le regole il mio auspicio è avere Salvini premier del centrodestra. Con una Regione più autonoma e forte si potranno mettere in atto le soluzioni migliori su profughi e sicurezza. Massima apertura a chi fugge davvero da Paesi in guerra e a chi rispetta le regole, tolleranza zero verso i clandestini».

Quando parlate di tolleranza zero verso gli immigrati il Pd vi accusa di razzismo.

«Ripeto che il problema è stare qui nelle regole. Nei miei locali sono abituato a far lavorare i dipendenti con contratti a tempo indeterminato e ho tanti addetti stranieri, regolari. In questo momento, con tante famiglie in crisi o addirittura vicine alla soglia di povertà anche grazie alle politiche della sinistra, non ci sono le condizioni per far arrivare altra manovalanza da fuori, si abbasserebbe il costo del lavoro. Aiuto a chi scappa da zone di guerra, altrimenti stop immigrati.

Bisogna prima sistemare i tanti italiani che soffrono».

Commenti