Cronaca locale

Liberazione, Pd in prima fila fa passerella per le Europee

Il segretario Zingaretti annunciato in manifestazione E il partito attacca il governo: difenda la Costituzione

Liberazione, Pd in prima fila fa passerella per le Europee

L'appuntamento è come di consueto alle 14 in corso Venezia, da dove partirà domani il corteo per il 74esimo anniversario della Liberazione, che raggiungerà piazza Duomo. In mattinata in tutta la città si svolgeranno le cerimonie per la deposizione delle corone ai caduti.

Dal palco di piazza Duomo, dalle 15,30, prenderanno la parola Roberto Cenati, presidente del Comitato Permanente Antifascista, il sindaco Beppe Sala, Annamaria Furlan, segretaria generale Cisl, Dario Venegoni, presidente nazionale dell'Aned e Carla Nespolo, Presidente nazionale dell'Anpi. Annunciati alla manifestazione il segretario generale della Cgil Maurizio Landini e quello della Uil, Carmelo Barbagallo. Con loro Nicola Zingaretti, neo segretario del Pd che userà il palcoscenico della festa nazionale del 25 aprile per aprire, anche se non apertamente, la campagna elettorale per le Europee. Milano caput mundi, «modello per l'Europa» recita addirittura lo slogan per le europee scelto dal Pd, e Milano laboratorio politico. Non è un caso che Zingaretti «cavalchi» Milano simbolo dell'apertura al mondo, spiega la segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani, tanto da averla scelta per altre due tappe della campagna per le europee in maggio. Così Milano, città medaglia d'oro della Resistenza, oltre a essere capitale economica d'Italia e un tempo anche capitale morale, ora si trova investita anche del ruolo di capitale politica del paese. In corteo ci saranno deputati, i consiglieri del partito e i candidati alle Europee, in primo luogo Giuliano Pisapia.

Nessun rappresentante del governo e delle istituzioni, ad accezione del sottosegretario pentastellato Stefano Buffagni, che ha annunciato la sua presenza in veste personale. Ed è proprio contro le assenze rilevanti di esponenti del governo e delle istituzioni che si scaglia la segretaria Pd Roggiani: «È gravissimo che rappresentanti delle istituzioni democratiche manchino ai loro compiti. Chi presta giuramento sulla Costituzione ha il dovere di ricordare da dove arriva e di difendere quel testo che è nato dalla Resistenza, sulle montagne». Un duro attacco contro il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: «Tutti abbiamo letto sui giornali come Salvini abbia derubricato il 25 aprile, ma se Salvini può dire quello che gli passa per la testa, perfino pubblicare un post con un mitra in mano è perché ci sono state persone morte per la libertà. Una libertà che Salvini usa tantissimo, ma che dà un po' troppo per scontata».

Quest'anno il tema scelto dal Pd, che tradizionalmente organizza le celebrazioni, è quello del ruolo delle donne nella Liberazione: le partigiane, che non solo hanno fatto da staffette, ma hanno anche mandato avanti le industrie mentre gli uomini erano al fronte. I cartelli in mano ai militanti ricorderanno 40 parole al femminile che hanno contribuito alla liberazione dell'Italia. Sui social «gireranno» le biografie delle figure femminili che hanno contribuito di più alla costruzione della democrazia italiane, tra cui Lina Merlin, partigiana, socialista e autrice dell'omonima legge per la chiusura delle case chiuse, e Onorina Brambilla, ex responsabile della sezione femminile dell'Anpi.

Come succede dal 2015 il Pd milanese con le sue «magliette gialle», (quest'anno i militanti saranno dotati anche di k-way gialle, viste le previsioni del tempo) scorterà la Brigata ebraica on corteo, che tutti gli anni viene contestata dalla sinistra in piazza San Babila: «Purtroppo siamo già stati avvertiti che ci saranno fischi e contestazioni, ma non ci spaventa perchè per noi è ancora più importante che la Brigata ebraica sfili a Milano», ha affermato la segretaria Roggiani.

La manifestazione del 25 aprile è anche una risposta alle «troppe provocazioni che minano il ruolo della Resistenza - ha aggiunto - ultima quella avvenuta a Vighignolo, nell'hinterland milanese, dove una statua di legno della staffetta partigiana Giulia Lombardi, uccisa a soli 22 anni dai fascisti, è stata bruciata l'altra notte».

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