Cronaca locale

"Milano anche in sanità è una guida per il Paese"

Il Presidente Mattarella all'Istituto dei Tumori "Punto di riferimento fondamentale in Italia"

"Milano anche in sanità è una guida per il Paese"

«Milano e la Lombardia anche nella sanità rappresentano una guida per tutta l'Italia». Parola del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ieri ha visitato l'Istituto Nazionale dei Tumori in occasione dei 90 anni della sua fondazione. L'Istituto di via Venezian è il primo dei 12 Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico oncologici italiani con 18.056 ricoveri annui, 1 milione 214.985 prestazioni ambulatoriali, 464 posti letto, 18 MAC (Macroattività Ambulatoriale Complessa) e oltre 2000 forze attive tra medici oncologi, ricercatori, personale infermieristico, collaboratori e borsisti. L'istituto vanta 27 laboratori e 540 tra ricercatori e tecnici che solo nel 2017 hanno portato avanti 656 studi clinici di cui 235 osservazionali e 421 sperimentali, permettendo a più di 20mila pazienti di entrare nei protocolli di ricerca.

Alle 11 il presidente ha vistato l'area gioco della Struttura Complessa Pediatria Oncologica diretta dalla dottoressa Massimino: qui ha trovato una decina di ragazzi tra i 5 e i 15 anni intenti nelle loro attività. I pazienti hanno regalato alcuni libri scritti da loro grazie al Progetto Giovani e mostrato i video delle due canzoni da loro composte e interpretate. Due ospiti del Hospice Virgilio Floriani della Struttura Complessa di Cure Palliative, Terapia del dolore e Riabilitazione (diretta dal Professor Caraceni) hanno voluto salutare il Capo dello Stato. Mattarella ha poi incontrato in maniera riservata l'equipe di medici e paramedici che operano nella struttura. «Ho avuto la possibilità di visitare quella cittadella particolare che è il reparto pediatrico - ha poi raccontato - e di fermarmi sulla soglia dell'hospice di cure palliative, che segna la frontiera della civiltà, dell'accoglienza e della premura nei confronti del malato che questo istituto sviluppa così efficacemente. Tutti questi impegni per gli altri non sarebbero possibili senza questa passione e generosa dedizione di coloro che vi operano». Un «miracolo» per il governatore della Regione Attilio Fontana, «costituito prima di tutto di persone, che con abnegazione ne fanno ogni giorno l'eccellenza che gli viene riconosciuta a livello internazionale». «In questo istituto Milano riconosce se stessa - le parole del sindaco Beppe Sala - la propria capacità di innovare e, a volte, di gettare il cuore oltre l'ostacolo, così come la propria generosità».

Il presidente ha scelto di visitare nel pomeriggio il centro Maria Letizia Verga, la clinica pediatrica della Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la mamma, punto di riferimento nazionale per l'emato-oncologia pediatrica, in particolare dei tumori solidi infantili. La clinica, punto di riferimento in Italia per lo studio della malattia residua minima nelle malattie emato-oncologiche del bambino e dell'adolescente, vanta la collaborazione con il coordinamento dell'International BFM Study Group, che riunisce i maggiori ricercatori europei in ambito onco-ematologico pediatrico, e dell'Innovative Therapies for Children with Cancer (ITCC).

Due bimbe che si tengono per mano con mamma e papà, sotto un sole sorridente, e un cielo affollato da un uccellino, un'ape e una farfalla. Accanto la bandiera tricolore il disegno che Elisa, paziente di 7 anni in cura a Monza, ha regalato al presidente della Repubblica.

Segno che in questi ospedali «dei miracoli» si può anche sorridere.

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