Cronaca locale

Nella roccaforte rossa dove la paura è di casa

Nei quartieri solo stranieri, spaccio e degrado «Gente stufa dopo 72 anni di promesse del Pd»

Nella roccaforte rossa dove la paura è di casa

dal nostro inviato a Cinisello Balsamo

Il flop del sindaco uscente del Pd Siria Trezzi - e di un centrosinistra che governa ininterrottamente Cinisello Balsamo dal dopoguerra - viaggia dal quartiere Crocetta dove ieri è stato recuperato il machete con cui un egiziano irregolare due giorni fa ha terrorizzato i passanti gridando «Allah Akbar» e dove gli anziani fanno i conti ogni giorno con la paura di uscire di casa la sera (e non solo) alla moschea abusiva di via Frisia rimasta lì nonostante una bocciatura del Tar nel 2016 fino, emblematico, lo sfalcio elettorale dell'erba con cui in queste settimane l'amministrazione sta cercando di recuperare anni di cattiva manutenzione. Con il voto del 10 giugno il candidato sindaco del centrodestra Giacomo Ghilardi è convinto di poter espugnare la roccaforte rossa replicando il successo di Roberto Di Stefano a Sesto. Tra le ricette: «Taglio alle rette degli asili, vigili h24, Carta sconti per gli anziani».

Ha terrorizzato Cinisello minacciando i passanti con un machete e gridando «Allah akbar» (Allah è grande) il 37enne egiziano, irregolare, che due giorni fa ha poi tentato la fuga ed è stato arrestato a Sesto San Giovanni. Non risulta nè radicalizzato nè affiliato all'Isis, sostengono gli investigatori. Ma è stato (l'ennesimo) caso che ha fatto ripiombare il quartiere Crocetta nella paura. Risiedeva in Crocetta il 29enne egiziano espulso circa un mese fa perchè sarebbe stato in contatto con presunti foreign fighters, «pericoloso per la sicurezza nazionale» è la motivazione con cui è stato imbarcato su un volo che lo ha riportato al Cairo. Ma c'è una convivenza a rischio con gli extracomunitari, il sessanta per cento degli inquilini nei palazzoni di edilizia popolare e privata lungo via Friuli, che gli anziani del quartiere soffrono ogni giorno. Celeste Galbiati è la portavoce storica del comitato Crocetta, quasi un'istituzione, ci abita da 53 anni e spera che «si possa tornare a vivere serenamente, oggi le persone di una certa età hanno paura di uscire la sera o per fare una commissione». Terra di nessuno. E dove i vicini di casa sono spesso dei «fantasmi», gli alloggi vengono acquistati a poco da stranieri che li subaffittano a chi è senza documenti e poi c'è degrado perchè «nessuno paga le spese condominiali». In viale Romagna c'è il parchetto infestato fino a qualche tempo fa dai topi (l'opposizione ha manifestato per superare l'emergenza) e occupato regolarmente da stranieri.

Situazioni fotocopia si possono trovare nel quartiere Sant'Eusebio, o a Villa Rachele, al confine con Sesto San Giovanni.

La provinciale S6 che separa fisicamente il quartiere dal resto di Cinisello sembra marcare anche «la distanza dell'amministrazione di centrosinistra che ha bistrattato i residenti, negli anni passati - ricorda Giuseppe Berlino, il coordinatore della lista civica La Tua Città che appoggia la candidatura di Giacomo Ghilardi come sindaco del centrodestra - chiesero provocatoriamente di essere annessi a Sesto». Anche lì, lo stesso fenomeno di immigrazione selvaggia e non integrata. Berlino è in consiglio comunale da vent'anni ed è convinto che la «roccaforte» della sinistra crollerà dopo 72 anni: «Respiriamo una buona aria ai mercati e nel tour di due giorni per quartiere, tra la gente comune che non legge Facebook». Ghilardi che ieri mattina è passato al gazebo della civica, sottolinea che il centrodestra sta facendo una campagna «per le strade, non stiamo spendendo le risorse della sindaca Pd Siria Trezzi che per il bis organizza eventi, manda in giro da due mesi i camion con le vele elettorali e sta sfruttando anche la sua posizione».

Caso clou è progetto del «Cinisello Hub» che aprirà intorno ai futuri capolinea della M1 e della M5, uno snodo con parcheggi di interscambio che ospiterà anche il centro direzione e un mega Auchan. Tra centro commerciali e nuovi servizi il sindaco Pd sta garantendo che «500 dei mille posti di lavoro» creati dai privati saranno riservati ai cinisellesi. L'opposizione sostiene invece che sarà il colpo mortale sui piccoli negozi di vicinato e peggiorerà il traffico.

Il flop della sinistra passa dall'immobile ex Katia Arredamenti di viale Partigiani occupato da spacciatori, proprio davanti all'oratorio, o dalla moschea abusiva di via Frisia, un capannone giallo che (specie) durante la preghiera del venerdì crea disagi. E passa anche da una approssimativa cura del verde: da qualche settimana è in corso lo «sfalcio elettorale» dell'erba, ma recuperare anni di cattiva manutenzione (e potare gli alberi) richiede tempo.

Tra 11 giorni si vota.

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