Cronaca locale

"Il pericolo fascista? Non c'è. Idee forti ma democratiche"

La candidata governatore di CasaPound: "Progetti radicali ma non violenti. Modello chiaro"

"Il pericolo fascista? Non c'è. Idee forti ma democratiche"

Angela De Rosa, candidata governatore, c'è una mobilitazione contro per CasaPound nel nome dell'antifascismo. Che ne pensa?

«Mai accaduto, ma la sinistra non ha argomenti. Paventa il pericolo fascista per massimizzare i voti. C'è una campagna di odio verso CasaPound, che ha raccolto firme, ha messo faccia e idee. Saranno gli italiani a decidere se deve avere o no agibilità».

Lei è il volto più istituzionale di un movimento estremista?

«Non mi sono candidata da sola. Abbiamo idee radicali, non ne abbiamo paura. Ci richiamiamo al modello sociale ed economico del Ventennio: casa, lavoro, maternità, pensione. La sinistra dimentica che gran parte della Costituzione oggi è inapplicata».

Sta dicendo che la Costituzione la rivendicate voi più della sinistra?

«Sì. Pensi all'impresa con finalità sociale. E la nostra agibilità la garantisce la Costituzione. La 12a disposizione transitoria stabilisce in 5 anni le limitazioni al diritto di voto e all'eleggibilità per i capi del regime».

Accettate il metodo democratico e i meccanismi parlamentari?

«Assolutamente. Noi non vogliamo ricostituire il partito fascista. La legge Scelba non è applicabile a noi, semmai lo sarebbe ai centri sociali».

Rifiutate la violenza politica? E le leggi razziali del Ventennio?

«Certo, infatti ci presentiamo alle elezioni e non abbiamo alcuna intenzione di restaurare le leggi razziali o un governi autoritario. Non c'è dubbio».

Quali priorità e proposte avete?

«Lavoro, emergenza abitativa. Sburocratizzazione per le imprese, misure per garantire un lavoro stabile e ben pagato; mutuo sociale. Vogliamo una regione a immigrazione zero».

Quale sanità e quali infrastrutture volete?

«Una sanità in cui il privato non si sostituisca al pubblico. E vale anche per la scuola. Sulle infrastrutture, l'attenzione è stata alta per le grandi opere e scarsa per trasporto locale e viabilità secondaria, che invece potrebbero aiutarci a risolvere anche il problema dell'ambiente».

Che ne pensate dell'autonomia?

«Il referendum è stato un'inutile perdita di tempo. I problemi si risolvono con la sovranità, anche monetaria, in un sistema solidaristico.

Serve una riforma di tutti gli enti locali».

Commenti