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Governo May: "Permessi di soggiorno solo a stranieri qualificati"

Secondo il ministro dell’Interno di Londra, sarebbero stati “influenti rappresentanti dei settori produttivi nazionali” a sollecitare il governo affinché venisse adottata una politica diretta a promuovere la permanenza in Gran Bretagna di “personale straniero altamente specializzato”

Governo May: "Permessi di soggiorno solo a stranieri qualificati"

Il governo britannico ha in questi giorni annunciato nuovi provvedimenti restrittivi in ambito migratorio. In base alla nuova strategia delineata dal ministero dell’Interno di Londra, soltanto gli stranieri in “condizioni finanziarie soddisfacenti” potranno soggiornare per più anni nel territorio nazionale.

Il titolare del dicastero in questione, Sajid Javid, nel presentare alla Camera dei comuni la riforma della normativa sull’immigrazione promossa dall’esecutivo May, ha infatti dichiarato che quest’ultimo intende “favorire” l’ingresso nel Paese di “manodopera qualificata e totalmente autosufficiente dal punto di vista economico”. Secondo il ministro dell’Interno, una politica diretta a promuovere la permanenza in Gran Bretagna di “personale straniero altamente specializzato” sarebbe stata più volte sollecitata da “influenti rappresentanti dei settori produttivi nazionali”. Di conseguenza, i provvedimenti restrittivi in ambito migratorio elaborati di recente dal governo non sarebbero nient’altro che la risposta delle istituzioni a tali richieste.

Javid ha quindi annunciato che, in base alla nuova strategia, permessi di soggiorno nel Regno Unito di durata superiore a cinque anni verranno rilasciati esclusivamente ai non-Britannici assunti con contratti di lavoro che fissino “stipendi significativi”, ossia non inferiori a “30mila sterline l’anno”. Gli immigrati in possesso di contratti che stabiliscano paghe inferiori, invece, non potranno risiedere nel Regno Unito per più di “un anno”.

Il piano dell’esecutivo May diretto a favorire l’ingresso di stranieri “economicamente autosufficienti” ha subito ricevuto forti critiche da parte della sinistra.

Il “ministro ombra” laburista per le questioni attinenti alla sicurezza interna, Diane Abbott, ha infatti etichettato come “palesemente discriminatorio” il disegno di legge elaborato da Javid, in quanto mirante a privilegiare gli “immigrati benestanti” a discapito dei non-Britannici “meno fortunati”.

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