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Il Papa si avvicina alla Russia: ecco l'alleanza con Putin

Il Papa sarebbe in procinto di recarsi in Russia. La segreteria vaticana lavora allo storico viaggio che punta a ricomporre i rapporti con gli ortodossi

Il Papa si avvicina alla Russia: ecco l'alleanza con Putin

Papa Francesco e Vladimir Putin: un'inaspettata "allenza" diplomatica destinata a far parlare di sè. E gli uffici vaticani starebbero lavorando ininterrottamente al viaggio del pontefice in Russia. A Mosca, per la precisione. La regia dell'operazione è affidata al cardinale Pietro Parolin: il segretario di Stato della Santa Sede che ha riportato la Chiesa sulla scena delle relazioni internazionali. Secondo quanto scritto questa mattina da Repubblica - infatti - il viaggio del Papa sarebbe "in cima alla pila dei dossier più importanti presenti in segreteria di Stato vaticana". "L ultimo passo in questo senso - sottolinea sempre il quotidiano citato - è l' apertura a Mosca di una mostra che vede per la prima volta nella storia gli Archivi Vaticani e gli Archivi della Federazione russa lavorare a stretto contatto". E di recente - ancora - l’ambasciatore russo presso la Santa Sede - Alexander Avdeev - ha dichiarato in un'intervista a Ria Novosti: "C’è una maggiore fiducia. Due visite del presidente russo Vladimir Putin in Vaticano, le sue conversazioni telefoniche con Papa Francesco hanno creato relazioni di fiducia. Abbiamo una simpatia reciproca, basata non solo su questioni di Chiesa, ma anche su importanti questioni internazionali". E ancora: "Prendete qualsiasi grande problema mondiale, e subito si nota la vicinanza delle posizioni del Vaticano e della Russia". La questione siriana potrebbe essere un esempio rappresentativo di queste dichiarazioni. I tempi per una visita di Papa Francesco a Mosca - insomma - sarebbero maturi.

Il Vaticano - in ogni caso - ha da tempo intrapreso una relazione diplomatica costante con i vertici del governo russo. Quando nell'agosto del 2014, Parolin si è recato in viaggio in Russia - come ha scritto Lorenzo Vita su Gli Occhi della Guerra -"geopolitica, ecumenismo e tutela della minoranza cattolica in Russia" sono sembrare le direttrici principali di un'intesa destinata a rinnovarsi nel tempo. A fare da sfondo - ovviamente - c'è il tema del dialogo con la Chiesa ortodossa. Bergoglio è il pontefice protagonista dello storico incontro con il patriarca Kirill, il primate ortodosso russo."Finalmente, fratello: è chiaro che questa è la volontà di Dio", disse Francesco quando a Cuba - nel febbraio del 2016 - avvenne lo storico e simbolico abbraccio tra il vescovo di Roma e una guida spirituale della Chiesa cristiana d'Oriente: un appuntamento che mancava all'appello dal 1054 d.C. E sempre il pontefice argentino, ai tempi di Buenos Aires, usava recarsi presso la Cattedrale Ortodossa della capitale della sua nazione. Nei progetti futuri del pontefice - insomma - c'è la ricomposizione totale dei rapporti con le Chiese cristiane nazionali d'Oriente. Il rapporto diplomatico del Papa con Putin ha invece avuto inizio nel 2013, quando Francesco ha inviato una lettera al presidente russo esprimendo contrarietà nei confronti di un intervento militare in Siria. "Il Papa ha chiesto Putin di pregare per lui, e, a quanto pare, questa frase ha toccato Putin", ha sottolineato in quell'occasione Andrea Riccardi,il fondatore della Comunità di Sant’Egidio. L'ex direttore dei servizi segreti federali - d'altra parte - è sempre più visto come il difensore naturale - dal punto di vista politico - dei valori del tradizionalismo cattolico.

Putin e Francesco, la "strana coppia" del 2018.

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