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Berlusconi: "Il governo con M5s e Lega non rappresenta gli italiani"

Silvio Berlusconi boccia senza usare giri di parole il governo M5s-Lega che ha appena ottenuto la fiducia alla Camera e al Senato

Berlusconi: "Il governo con M5s e Lega non rappresenta gli italiani"

Silvio Berlusconi boccia senza usare giri di parole il governo M5s-Lega che ha appena ottenuto la fiducia alla Camera e al Senato. Il Cavliere in un'intervista al Giornale di Vicenza afferma: "Dopo 90 giorni di stallo, in una situazione di crisi istituzionale senza precedenti, con gravi problemi economici, grandi rischi per la sicurezza, grandi scadenze internazionali alle porte, ho ritenuto indispensabile che un Governo nascesse. D’altronde l’alternativa oggettivamente impraticabile sarebbe stata un voto inutile a fine luglio. Io ho chiesto fino all’ultimo che nascesse un Governo di centro-destra, perché questa coalizione unita aveva vinto le elezioni. Non è stato possibile e la Lega ha voluto creare un Governo con una forza politica che considero del tutto inadatta a governare l’Italia". Poi il giudizio critico sul nuovo esecutivo che secondo il leader di Forza Italia non rappresenta gli italiani: "Quello che ne è derivato è un esecutivo che naturalmente non ci rappresenta e che non rappresenta la maggioranza degli italiani, neppure gli elettori della Lega e del movimento Cinque stelle che il 4 marzo non si aspettavano certo un’alleanza di questo tipo".

Berlusconi però spera che la Lega possa comunque portare avanti il programma del centrodestra al governo: "Io continuo a credere in un’alleanza di centro-destra che si basa sul programma per il quale noi, la Lega e Fratelli d’Italia abbiamo chiesto i voti agli italiani pochi mesi fa. Un’alleanza cementata da vent’anni di lavoro comune al governo o all’opposizione, e sulle tante giunte regionali e comunali che il centro-destra unito guida con ottimi risultati. Io spero che la Lega sappia far valere nell’attività di governo molte parti di quel nostro programma comune".

Infine giudica precario l'equilibrio su cui è stato fondato il contratto di governo tra grillini e leghisti: "Per poterlo far nascere hanno dovuto raggiungere un compromesso molto precario, spesso generico, per alcuni aspetti ingenuo, per altri molto inquietante, per esempio in materie di infrastrutture, di giustizia, di politica sociale - aggiunge - In definitiva sono solo preoccupato dagli effetti per l’Italia di un’operazione di palazzo che ha dato vita all’ennesimo Governo non scelto dagli italiani".

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